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Collare d’oro per la campionessa di tiro a volo Diana Bacosi

Collare d’oro per la campionessa di tiro a volo Diana Bacosi

Ha ottenuto risultati strepitosi nella disciplina del tiro a volo. Ha portato a casa medaglie su medaglie nelle più importanti competizioni internazionali, non ultime le Olimpiadi.

Stiamo parlando di Diana Bacosi, classe 1983, giovane che unisce alla grazia femminile un occhio di falco per centrare con il suo fucile i piattelli che volano davanti al mirino.

Collare d’oro per la campionessa di tiro a volo Diana Bacosi

Di recente ha ricevuto una delle massime onorificenze in ambito agonistico, essendo insignita del “Collare d’oro al merito sportivo”, consegnatole dal premier Giuseppe Conte. Scopriamo dalle sue parole lo sviluppo di questa passione.

“Tutti gli sportivi che si avvicinano al tiro a volo hanno un parente appassionato di tiro, un papà o un nonno che abbiano lo stesso amore per l’uso sportivo delle armi”, spiega l’atleta azzurra, “e si ritrovano in un ambiente molto familiare e coinvolgente che consente di coltivare al meglio questa attitudine”.

Oltre a questo, la federazione nazionale FITAV di recente sta sviluppando un progetto per i neofiti della disciplina, in modo da avvicinare a questo sport tramite istruttori federali in grado di fornire la preparazione adeguata per migliorare la prestazione personale in assoluta sicurezza. E’ sempre crescente infatti l’interesse generato da questa disciplina dopo gli straordinari risultati olimpici, ottenuti proprio da Diana Bacosi.

Collare d’oro per la campionessa di tiro a volo Diana Bacosi

Lei ha infatti raggiunto oro, argento e bronzo in differenti edizioni della kermesse dei cinque cerchi. “Il tiro a volo è uno sport che nasce e si sviluppa in un ambiente molto familiare, dove i campi di tiro diventano per gli atleti una sorta di –seconda casa- dove si trascorre moltissimo tempo”, prosegue la Bacosi, “occorre infatti un costante ed impegnativo allenamento, fatto anche di tante rinunce”. Gli atleti professionisti si esercitano per lunghe sessioni di tiro, praticamente ogni giorno. Per raggiungere buoni risultati serve si un’attitudine ma anche un allenamento serrato, con impegno costante, fatto di almeno dieci sessioni da venticinque piattelli che volano in aria.

L’atleta italiana spiega che il tiro a volo è uno sport dove il tiratore è solo con la propria concentrazione, isolato davanti al bersaglio che fende l’aria.

La maggiore difficoltà è infatti raggiungere la dimensione intima di totale distacco da quanto li circondi, i tiratori cercando il massimo dell’attenzione verso il colpo vincente, tentano di non percepire le pressioni esterne che, ovviamente sono altissime in caso di gare internazionali. Concentrazione ma anche la forma fisica è importante per il tiratore, Diana infatti in inverno quando non ci sono allenamenti al campo prepara il proprio fisico con palestra, yoga ed esercizi che favoriscano equilibrio ed appunto la concentrazione.

Diana Bacosi, seppur originaria di Città della Pieve, oggi vive a Pomezia dove gareggia per il gruppo sportivo dell’Esercito, dove ricopre il grado di caporal maggiore scelto. L’atleta italiana ci spiega che verso le discipline che utilizzano armi da fuoco esiste una certa diffidenza da parte dell’opinione pubblica.

In questo senso ci spiega che il primo punto importante per ogni tiratore o per chi si avvicini all’uso di armi in ambito sportivo, sia il rispetto dell’arma per la potenziale pericolosità espressa e lo stesso rispetto va declinato quando si utilizzi un’arma in presenza di altre persone, punto fondamentale mai puntare la canna verso persone o animali. Questo insegnamento è stato uno dei capisaldi della sua formazione, una regola basilare che le è stata trasmessa dal nonno e che lei condivide con i colleghi soprattutto più giovani.

Chiediamo infine a Diana Bacosi quali siano i prossimi appuntamenti importanti della sua stagione agonistica e lei illustra che la sua preparazione è oggi volta alla coppa del mondo di marzo 2020 ma che in realtà il più importante incontro del prossimo anno saranno ovviamente i giochi olimpici di Tokyo.

Qui la portacolori azzurra dovrà affrontare alcuni avversari storici molto preparati soprattutto provenienti  dagli Stati Uniti, ma dovrà anche guardarsi dagli atleti cinesi che stanno portando avanti una tradizione antica con risultati davvero sorprendenti.

La nostra testata racconterà gli sviluppi delle differenti gare, augurando un “in bocca al lupo” a chi abbia lo stesso nome della Dea della caccia. (Foto di Diana Bacosi).

Roberto Polleri