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Cavalli selvaggi dell’Aveto chiusi in un recinto, appello animalisti

Cavalli selvaggi dell’Aveto chiusi in un recinto, appello animalisti
I cavalli selvaggi dell'Aveto posti in un recinto

Una volontaria: Stiamo presidiando, venite ad aiutarci: sette cavalli che muoiono per niente non va bene

Appello dei gruppi animalisti per i sette cavalli selvaggi che si trovano in Val d’Aveto.

L’allarme è partito ieri e la conferma è arrivata oggi dai volontari. I sette cavalli che erano liberi nel parco, sono stati catturati e posti dentro un piccolo recinto, troppo piccolo per cavalli che sono abituati a muoversi. Con il recinto che si trova nelle vicinanze dell’entrata del Parco dell’Aveto.

“Dapprima erano completamente senza mangiare – spiegano i primi volontari che sono intervenuti – poi gli hanno buttato una balla di fieno bagnata. Ma questi animali mangiano poco queste cose essendo animali liberi e abituati a mangiare altro.”

“Sembra – proseguono i volontari – che stia sopraggiungendo sul posto l’assessore regionale Piana con il sindaco di Borzonasca. Il fatto grave è che, sembra, che li vogliano deportare via. Tra questi sette cavalli è presente anche una femmina incinta. Da non dimenticare che secondo l’articolo 314 non si possono spostare cavalle incinte, né tantomeno sopprimerle.”

“Non capiamo – concludono i volontari – perché i cavalli siano stati catturati e posti nel recinto. Si, nel passato, ci sono state delle proteste in paese, ma nei vari gruppi non se ne è più parlato.”

“Abbiamo bisogno di tutti – invitano gli animalisti – venite sul posto ad aiutarci a presidiare i l recinto e a salvarli. Aiutateci, sette cavalli che muoiono per niente, sani e che non danno fastidio non va bene”.

Sulla pagina Facebook di “I Cavalli Selvaggi dell’Aveto Wildhorsewatching”, si legge: “Questa mattina abbiamo trovato 7 cavalli selvaggi dell’Aveto rinchiusi in un recinto dopo essere stati catturati dai loro pascoli in altura e caricati su un camion, privati della loro libertà e della dignità, senza il minimo rispetto del benessere animale, pronti per essere deportati. La destinazione non ci è nota, ma sicuramente sarà utile ad arricchire le tasche di qualcuno.
Dal sopralluogo di oggi, abbiamo appurato che i cavalli, dopo alcuni giorni di prigionia, mostrano segni di sofferenza e non hanno nutrimento. Ci domandiamo come possa l’autorità competente, garante del benessere animale, accettare che vivano in queste condizioni e che una giumenta gravida, (denominata Sole durante i censimenti degli ultimi anni), cieca da un occhio, possa essere trasportata su un camion all’ammasso tra un calcio e l’altro dei suoi compagni di sventura.
Non sapremo mai quanti arriveranno vivi a destinazione, come è già successo in passato…
Non staremo a guardare sperando che le istituzioni intervengano, perché oggi è anche da loro che li dobbiamo difendere
La misura è colma i cavalli devono essere difesi dalle azioni delle stesse istituzioni che ne sono responsabili. E in questo difficile compito abbiamo bisogno dell’opinione pubblica, di tutti voi.”

Il video dei cavalli posti nel recinto