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Caldo, Rsu Ansaldo Energia: una dozzina di operai in infermeria per malori

Ansaldo, incidente sul lavoro: operaio 37enne in codice rosso al S. Martino
Ansaldo Energia (foto di repertorio)

Emergenza caldo all’Ansaldo Energia di Genova. Secondo quanto riferito oggi dai responsabili della Rsu dei lavoratori “una dozzina di operai si sono dovuti recare in infermeria per malessere causato dal caldo eccessivo”.

“L’ondata di caldo che sta investendo l’Italia e l’Europa – hanno spiegato dalla Rsu di Ansaldo – non sta risparmiando il capoluogo ligure. In che situazione si è fatta trovare Ansaldo Energia?

La scorsa estate, così come da molti anni a questa parte, si era presentata la stessa identica ‘emergenza’ e l’azienda si era presa l’impegno con Rls e Rsu di intervenire con un sistema di raffrescatori necessari ad abbassare la temperatura nelle officine (a oggi sono climatizzate solo le aree dell’Avog, Atri, Clean Area e Repair ).

In un anno niente di efficace è stato fatto e ancora una volta si sono registrate temperature altissime.

In data 1 luglio nel reparto Pale sono stati registrati 39 gradi alle ore 17, 35 gradi nelle officine di Campi 1, 36 gradi nei magazzini centrali.

A queste altissime temperature si aggiunge la mancanza di ventilazione dovuta agli ambienti chiusi. All’interno degli spogliatoi di Fegino, privi completamente di climatizzazione (320 armadietti presenti) è stata registrata una temperatura pari a 40 gradi alle 14 del 1° luglio.

Per tutte queste carenze una dozzina di operai si sono dovuti recare in infermeria per malessere causato dal caldo eccessivo.

In queste giornate di bollino rosso, per ovviare alla mancanza aziendale di altre misure efficaci per rendere vivibile l’officina, è stato sospeso il secondo turno in tutti i reparti non climatizzati, mediante accordo sindacale.

In data odierna, nell’incontro che abbiamo avuto con la direzione aziendale e l’ente salute e sicurezza, abbiamo ribadito, per l’ennesima volta il nostro stupore e la nostra rabbia nel constatare che l’Azienda non abbia ancora risolto problematiche oggettivamente risolvibili.

Non accettiamo che i lavoratori di Ansaldo Energia e delle ditte in appalto che operano dentro l’officina siano considerati carne da macello.

Per queste ragioni abbiamo comunicato all’Azienda quanto segue. Nelle giornate di bollino arancione e rosso deve essere sospeso il secondo turno in tutti i reparti non climatizzati dell’officina e dei magazzini (fino all’installazione di opportuni ed efficaci impianti di raffrescamento/condizionamento); implementazione immediata di ventilatori industriali nei reparti (uno per macchina utensile); installazione immediata di condizionatori negli spogliatoi invivibili.

Auspicando in un’immediata risposta concreta da parte aziendale siamo comunque pronti a difendere la salute e la vita di ogni singolo lavoratore, con i mezzi e le modalità che decideremo, se questo non dovesse avvenire”.