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Business migranti tassato come case vacanze: Tari più cara per chi affitta alle coop

Savona (foto di repertorio)

Business migranti, il Comune di Savona apripista in Liguria (dopo il caso del piccolo Comune di Pontinvrea). Grazie a una mozione presentata dal giovane e determinato capogruppo leghista Matteo Venturino, votata dal centrodestra compatto, in città sarà aumentata la Tari per chi affitta alloggi privati alle varie onlus e coop.

In altre parole, Tari più cara per chi utilizza gli appartamenti come “case vacanze” per l’accoglienza dei migranti, spesso creando disagi e proteste fra i cittadini che da tempo avevano chiesto a gran voce alla sindaca Ilaria Caprioglio di porre rimedio a questa pratica.

I consiglieri di opposizione hanno votato contro il provvedimento anti degrado, che è già stato attuato con successo in molti altri Comuni lombardi e veneti, dove da tempo gli appartamenti affittati da onlus e coop che gestiscono il business migranti vengono legittimamente tassati come attività extra alberghiere (bed and brekfast, affittacamere, case vacanze) e non come residenze private.

Il Comune di Savona ha avviato un censimento delle abitazioni e al più presto verrà attuata la modifica del Regolamento comunale della Tari.