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AstraZeneca, a Genova 700 dosi. Bassetti: vaccino di serie A, funziona per over 65

Prof. Bassetti riceve vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech (foto d'archivio)

In Liguria sono state consegnate 6.300 dosi del vaccino AstraZeneca e oggi o domani, come annunciato ieri sera dal governatore Giovanni Toti, verranno somministrate ai primi lavoratori transfrontalieri dell’Imperiese al di sotto dei 55 anni, dove negli ultimi giorni si è registrata un’alta incidenza dei contagi. Si tratta in tutto di 63 scatole di cui 50 consegnate all’Asl1.

A Genova per ora risulta che siano arrivate solo 7 scatole contenenti 700 dosi all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Le altre sono state suddivise tra Savona, Sestri Levante e Sarzana.

Questo vaccino, a differenza di quelli a Rna messaggero di Pfizer-BioNTech e Moderna che si basano su tecniche di terapia genica, è tradizionale, ossia ha come vettore un adenovirus indebolito.

Intanto, come già riferito nei giorni scorsi, domani comincia la fase 2 delle vaccinazioni in Liguria. Sono oltre 160mila gli over80 principali destinatari del piano vaccinale “Silver Vaccine Day”. A vaccinarsi sarà un campione simbolico di persone (estratti a sorte).

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Dal 16 febbraio ci sarà la possibilità di prenotazione attraverso un numero verde dedicato, gli sportelli Cup, una piattaforma informatica accessibile dal sito di Regione Liguria, le farmacie e i medici di Medicina generale.

“Se dovessi rivaccinarmi? Mi vaccinerai con il vaccino di AstraZeneca – ha dichiarato ieri su fb il prof. genovese Matteo Bassetti – si tratta di un ottimo vaccino che nel nostro Paese ha avuto un trattamento mediatico e scientifico sconsiderato e masochista.

La gente lo considera erroneamente un vaccino di serie B. Vi dico invece perché è un vaccino di serie A?

E’ il più semplice per la conservazione (si conserva in un normale frigorifero), è il più economico (costa solo 2,8 euro ovvero meno del costo di produzione- per scelta della casa produttrice che ha deciso di non lucrarci), è efficace tra il 60 e il 75% nel prevenire la malattia sintomatica lieve e nel 100% per la malattia grave e la morte.

Ci sono oggi pochi dati negli anziani, ma non vuol dire che non funzioni in chi ha più di 65 anni.

Ritengo infatti che agisca ugualmente in tutte le fasce di età ed anche nei soggetti più fragili.

Faccio una previsione? I nuovi dati che saranno pronti tra qualche settimana confermeranno che si potrà usare in tutte le fasce di età.

Noi nel frattempo stiamo perdendo tempo perché non lo useremo in quei soggetti dove il vaccino serve di più.
Sarebbe il candidato ideale per una vaccinazione a tappeto nelle aree dove stanno circolando i virus mutati, le cosiddette varianti.

In quelle aree bisognerebbe dirottare ingenti quantità di vaccini per tutta la popolazione, così da limitare la circolazione del virus e quindi anche delle varianti.

Contro questo virus occorre essere veloci, pronti, precisi e spietati. Dobbiamo rendergli la vita difficile”.