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Asl5: omosessualità a rischio Covid. Toti chiede scusa, avviata indagine interna

Paolo Cavagnaro, direttore generale Asl5 Spezzino

“Il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti stigmatizza e condanna fermamente quanto accaduto in Asl5, in relazione alla comunicazione, fortemente discriminatoria, per l’accesso alla fase2 della campagna di vaccinazione anti Covid-19″.

Lo hanno comunicato oggi i responsabili di Regione Liguria, in merito alla decisione dell’Asl5 Spezzino di inserire l’omosessualità come “comportamento a rischio Covid-19”.

“Si ritiene – hanno aggiunto da piazza De Ferrari – che si tratti di un errore inaccettabile e per questo il presidente Toti ha dato immediatamente mandato alla Asl5 di ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un’indagine interna per individuare le responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari. L’azienda sanitaria spezzina si scusa a nome dell’intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi”.

Il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Gianmarco Medusei (Lega) ha aggiunto: “Condanno fermamente la comunicazione in cui Asl5 inserisce gli omosessuali tra le categorie a rischio in relazione all’accesso alla fase 2 della campagna vaccinale anti-Covid. Spero si sia trattato di un copia incolla non voluto e mi auguro si faccia la dovuta chiarezza al più presto”.

Omosessualità comportamento a rischio Covid: la dicitura è del Governo non di Asl5

Sul caso stamane era intervenuto il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea condivisa): “Abbiamo appreso della sconcertante iniziativa dell’Asl 5 che, nei moduli per accedere alla vaccinazione Covid, inserisce nelle categorie con comportamenti a rischio gli omosessuali, assieme a tossicodipendenti e soggetti dediti alla prostituzione.

Ho telefonato al direttore generale Paolo Cavagnaro perché  ritengo che questi moduli siano semplicemente folli e aberranti. Ne ho quindi chiesto l’immediata rimozione e l’accertamento di tali comportamenti.

Non ci possono essere mediazioni al ribasso verso atteggiamenti  della pubblica amministrazione che offendono delle persone senza nessun tipo di evidenza scientifica, con il semplice risultato di assumere comportamenti insultanti nei confronti delle persone”.

“Un disservizio è scusabile, mentre una cosa del genere mai – hanno commentato il capogruppo Luca Garibaldi e il consigliere regionale del Pd Davide Natale – Alisa, la Asl5 e Regione Liguria spieghino immediatamente come sia stato possibile un atto discriminatorio del genere.

Discriminazioni ed ignoranza non possono avere posto nelle aziende pubbliche, soprattutto se si parla di salute.

Chiediamo scusa ai cittadini liguri per non essere riusciti ad evitare di essere governati da una classe dirigente di questa natura.

Verranno chieste immediate spiegazioni, oltre che la cancellazione degli omossessuali da tale categorie e dei seri provvedimenti per chi ha scritto tale documento”.