Home Consumatori Consumatori Genova

L’appello di Serena, titolare di una ludoteca genovese

L'appello di Serena di una ludoteca genovese

In questo periodo di crisi richiesta di un aiuto più concreto dalle istituzioni al settore ludico in difficoltà.

Serena, una giovane mamma genovese inghiottita, come molti in questo periodo, dalla crisi, fa un appello. La richiesta è di un aiuto da parte delle istituzioni per aiutare lei e tutto il settore ludico a sopravvivere a questa emergenza.

“Mi chiamo Serena e dal 2016 ho una cartolibreria giocattoli con annessa ludoteca, spazio ricreativo di ritrovo per i ragazzi del quartiere. Prima lavoravo sempre nel campo animazione ma sotto enti e padroni.

Mi trovo a Borgoratti con questa attività dal nome accattivante, “solletico”, scelto con i miei figli. Molto allegro perché chi può resistere al solletico? Da li son partita per offrire al quartiere un centro di aggregazione per bambini di ogni fascia d’età, dove potersi esprimere e rapportarsi tra loro con attività di gioco, d’arte, laboratori e giornate a tema e di socializzazione. Da mamma so che vuol dire inventarsi per intrattenere i bambini, farli sfogare e tirar fuori le loro potenzialità.

L’appello di Serena di una ludoteca genovese

Questa mia attività, anche commerciale, in crescita costante, dove molte famiglie si son appoggiate e contano sul nostro servizio, ora si ritrovano “scoperte” e di riflesso pure per me questo periodo è penalizzante… .

Con la normativa a cui ovviamente aderisco, sono ferma, non posso svolgere come vorrei il mio lavoro. Ora creo video tutorial sulla mia pagina online con argomenti e corsi che trattavo in sede, ma non è la stessa cosa sia dal punto di vista umano e da quello più gravoso economico. La mancanza di liquidità si ripercuote sulle mie spese quotidiane, figli bollette casa….

E mi fa temere per una ripresa futura senza basi… solitamente questo è il periodo migliore per progetti futuri collaborazioni servizi, imbastire eventi ecc… ma ora avendo tutto fermo può diventare un problema e venir vano tutto il lavoro fatto… si deve correre ai ripari subito onde evitare danni futuri. Ho fatto anche il bando della Compagnia di San paolo col progetto ‘aiuto alle famiglie’ portando un’idea del mio operato ma non so se avrà riscontro… sto provando ogni canale per sensibilizzare ciò che non solo faccio con passione ma che mi dovrebbe dar da vivere e che comunque è anche un servizio. In rete i miei video hanno tante visualizzazioni e questo è gratificante ma serve un aiuto più concreto dalle istituzioni per il mio operato e far si che nulla vada perso e non ci sia crisi. Devo poter svolgere il mio lavoro e avere le entrate necessarie come era prima di questa pandemia e proseguire per il futuro… spero si possa aiutare il mio settore e tutti quei settori ora in difficoltà.”