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Alessia Zecchini, regina degli abissi sarà a Genova per: Onda su Onda

Alessia Zecchini, regina degli abissi sarà a Genova per “Onda su Onda”

Alessia Zecchini, regina degli abissi sarà a Genova per “Onda su Onda”. 

Unite, Università della Terza Età di Unige invita all’incontro con Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea, per il secondo evento dedicato al mare della serie “Onda su Onda”. L’incontro avrà luogo lunedì 7 marzo dalle ore 10.30, nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova.

L’incontro è aperto alla cittadinanza e sarà di grande interesse per tutti gli appassionati di subacquea, apnea e sport in generale. Introdurranno l’incontro il prorettore alla terza missione Fabrizio Benente e il prof. Marco Frascio, coordinatore dell’area disciplinare Medicina e Farmacia. L’accesso è libero fino a esaurimento posti. L’evento viene trasmesso online sui canali di Palazzo Ducale e dell’Università di Genova. In osservanza alle regole dell’emergenza sanitaria è necessario il “green pass” rafforzato.

Quali record e qual è la storia agonistica di Alessia Zecchini, atleta chiamata anche la Regina degli abissi? Chiediamo a Gianni Risso, giornalista e fotografo subacqueo di lunga e provata esperienza nel mondo della subacquea. 

«Con 17 medaglie d’oro ai Mondiali, 35 medaglie internazionali e 35 record del mondo Zecchini si merita pienamente il titolo di “regina degli abissi”. Attraverso i suoi successi la disciplina sportiva dell’apnea si è conquistata l’interesse generale, mentre con le sue parole l’esperienza sportiva diventa motivo di riflessione e di grande ispirazione in chi ascolta.   ̶   Spiega Risso   ̶   Gli elementi essenziali nei suoi successi sono grande autocontrollo e riflessione meditativa, la sua storia sportiva è il racconto di una sfida che porta al limite delle possibilità fisiche e mentali, oltre che ad un’ esperienza unica, totalizzante e davvero profonda con l’acqua». Conclude Risso.

Dopo le prime domande, possiamo subito dire che Alessia Zecchini, basandosi sulla sua esperienza agonistico-sportiva tocca le corde emozionali più profonde di chi l’ascolta. 

Perché ama così tanto uno sport come l’apnea, cioè calarsi a profondità marine dove nemmeno la luce del sole riesce a penetrare?

«L’apnea insegna ad affrontare le profondità, il buio che la vita a volte ci presenta. Mentre imparavo a scendere nelle profondità dell’oceano ho sperimentato sempre più una maggior conoscenza di me stessa, del mio corpo e della mia mente. Esiste un livello di concentrazione che, una volta inteso, conduce a una sensazione di estasi e di chiarezza, in cui si sa esattamente cosa si vuol fare in ogni momento, e si ottiene una risposta immediata. Si sa che ciò che si deve fare è realizzabile, sebbene difficile. Quando mi chiedono perché amo l’apnea penso a queste tre parole: profondità, entusiasmo e impegno. Immergermi in apnea per me è questo, e molto di più.»

Biografia dell’atleta e campionessa mondiale Alessia Zecchini.

L’esordio nelle gare nazionali per Alessia Zecchini avviene nel 2011, quando partecipa al suo primo Campionato Italiano a Torino, classificandosi seconda su due delle tre discipline in programma. L’anno dopo alla sua prima gara internazionale, conquista ottimi piazzamenti. Diventa per la prima volta campionessa del mondo nel 2013 a Kazan, al suo primo Campionato del Mondo, vincendo anche un argento e un bronzo nelle altre due discipline indoor in programma. Il primo record del mondo indoor deve attendere il 2015. L’attenzione mediatica dedicata al suo bottino di ben 5 medaglie tra oro e argento, indoor e outdoor, contribuisce ad accrescere l’interesse generalista per l’apnea.

Il 2016 è un anno la campionessa mondiale, si aggiudica tre medaglie d’oro e rispettivi record del mondo in dinamica senza attrezzi, dinamica con bipinne e in dinamica con la mono-pinna. E’ nel 2017, dopo il record alle Bahamas, che Zecchini diventa la “donna più profonda al mondo”, infrangendo per ben tre volte i risultati sino allora imbattuti di Natalia Molchanova, che resistevano da 6 anni. Ancora oggi, grazie ai suoi -113 m in assetto costante raggiunti nel 2019 a Roatan, si conferma una vera e propria “regina degli abissi”. ABov