Un uomo che ha fatto della solidarietà la sua missione
È morto nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 2025 Flavio Gaggero, storico dentista genovese conosciuto come “il dentista dei vip”, ma soprattutto come un medico generoso, instancabile e profondamente umano.
Figura amatissima nel quartiere di Pegli, Gaggero aveva costruito nel tempo una rete di amicizie che univa mondi diversi: la cultura, la musica, la solidarietà, la politica. Sempre fedele al suo modo schietto e concreto, non ha mai smesso di curare e ascoltare le persone, fino agli ultimi giorni della sua vita.
Un professionista generoso, amico dei grandi ma vicino agli ultimi
Classe 1937, Flavio Gaggero era un simbolo di professionalità e dedizione. Ogni giorno, fino a tarda sera, si poteva trovarlo nel suo studio dentistico di Pegli, pronto ad accogliere pazienti e amici con lo stesso sorriso. Per alcuni era “il dentista dei vip” — grazie ai legami con Beppe Grillo, Renzo Piano e Gino Paoli —, ma chi lo conosceva bene sapeva che il suo cuore batteva per chi aveva più bisogno.
Non ha mai negato un aiuto, e in molti ricordano come aprisse le porte dello studio anche a chi non poteva permettersi le cure. Era, come lo definisce l’amico Carlo Besana, “una persona veramente speciale, un buon samaritano” che non esitava a mettersi gratuitamente a disposizione di chi viveva situazioni difficili.
Il ricordo di Carlo Besana: “Un highlander in camice verde”
A raccontare la grandezza umana di Gaggero è proprio Carlo Besana, suo caro amico e storico animatore del Circolo Arci Pianacci, che con parole intense ha voluto ricordarlo così: “Non avevo mai immaginato che, un giorno, Flavio potesse mancare. Alla veneranda età di 88 anni lo si poteva trovare ogni giorno, in piena attività, nel suo studio dentistico di Pegli, dalle 8.15 fino a ora tarda… una sorta di highlander in camice verde. Per molti era il dentista dei Vip, ma per me era soprattutto un uomo buono, un ‘buon samaritano’ che non ha mai negato un aiuto a chi si trovava in difficoltà. E non lo dico per sentito dire: ho visto con i miei occhi quante volte si è messo a disposizione gratuitamente di chi non poteva permetterselo”.
Besana ricorda anche un episodio emblematico: “Il giorno di Pasquetta del 2022 andammo a trovarlo a Sassello, dove aveva una casa per i rari weekend liberi. Con orgoglio ci mostrò lo studio che aveva allestito nel seminterrato: ‘Sai, quando vengo qui c’è sempre qualcuno che ha bisogno, come si fa a dire di no?’ disse sorridendo. Era fatto così: non sapeva dire di no”.
Il legame con il Circolo Pianacci e la nascita delle “Liste a 5 Stelle”
Nella storia del Circolo Arci Pianacci, nel quartiere del Cep di Pra’, c’è molto di Flavio Gaggero. Grazie al suo entusiasmo e alla sua rete di conoscenze, il Circolo divenne negli anni Duemila un palcoscenico di eventi unici.
Fu proprio per suo interessamento che, il 18 settembre 2008, si tenne al Pianacci la celebre Notte grigio topo, in cui Beppe Grillo annunciò la nascita delle Liste a 5 Stelle. Gaggero, amico di vecchia data del comico genovese, fu tra coloro che contribuirono a quel momento di svolta nella storia politica italiana.
Ma non solo: il 5 luglio 2009, giorno dell’inaugurazione del PalaCep, riuscì a portare al Circolo Gino Paoli e un parterre di artisti straordinari — da Andrea Jonasson a Franca Nuti, Paolo Graziosi e Giancarlo Dettori — trasformando l’evento in una vera festa della cultura genovese.
E ancora, nel dicembre 2011, fu sempre lui a rendere possibile un’altra serata storica, quella che vide sul palco Adriano Celentano, Beppe Grillo, Biagio Antonacci, Gino Paoli e Don Gallo: una notte irripetibile, nata da amicizie sincere e da una visione comune di solidarietà e impegno civile.
Un uomo accanto agli amici e ai più fragili
Il ricordo di Besana si intreccia con quello di tanti altri. Gaggero fu vicino anche a Don Andrea Gallo, che lo stimava profondamente. Fu proprio grazie alla sua amicizia con il sacerdote genovese se Don Gallo poté trascorrere gli ultimi giorni di vita senza sofferenza, assistito con affetto e discrezione.
Nella notte in cui è arrivata la notizia della sua scomparsa, Carlo e Susanna Besana hanno espresso il loro dolore con parole semplici: “Poche ore fa, poco dopo la mezzanotte, siamo rimasti attoniti. Il nostro pensiero è andato subito alla moglie Gisella, una donna dolcissima, difficile da immaginare senza il suo Flavio. Mancherà a molti, e lassù lo raggiungerà la gratitudine di tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
L’eredità morale di Flavio Gaggero
Il vuoto lasciato da Flavio Gaggero è profondo, ma la sua eredità va oltre la professione. Rimane l’esempio di un uomo che ha fatto della gentilezza un principio e della solidarietà una pratica quotidiana.
A Genova, il suo nome resta legato al quartiere di Pegli, al Circolo Pianacci, a un modo autentico di fare comunità. Dietro il camice verde, c’era un uomo che credeva nell’umanità più che nella fama, nella solidarietà più che nel successo.