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Ad Albenga il “Galilei” è proiettato nel futuro

All' Istituto Galilei (Foto Daros)

SAVONA. 5 DIC. Si è svolto nei giorni scorsi ad Albenga l’ Open Day dell’ Istituto Galileo Galilei, evento volto alla divulgazione delle tante offerte educative e formative della scuola ingauna. Nell’ occasione è stato inaugurato il nuovo laboratorio di Robotica ed Automazione e sono stati presentati i due Robot NAO. Questi eventi vogliono essere strumenti di rilancio per l’ istituto albenganese, che in passato è stata una scuola all’ avanguardia e di alto livello, per poi negli anni diminuire il proprio «appeal». Ora, grazie a tutta una serie di progetti innovativi ed al nuovo impulso dato dagli ultimi Dirigenti scolastici, c’è stato un cambio di rotta che punta a fare del «Galileo Galilei», che sta già vivendo una entusiasmante fase di rilancio, nuovamente una scuola di altissimo livello.

«La presentazione di questi robot- ci ha spiegato la vice preside Daniela Aicardi- così come il nuovo Laboratorio hanno proprio lo scopo di far capire quanti talenti e quanta potenzialità ci siano nella nostra scuola. In questi anni stiamo assistendo a continue campagne di informazione che mettono in rilievo quanto in Italia manchino tecnici specializzati. La nostra scuola può rappresentare per i giovani un mezzo per prepararsi adeguatamente alle professioni del futuro».

Il nuovo Laboratorio è dedicato alla Robotica ed ora è composto da diverse isole collaborative di lavoro nelle quali gli studenti possono lavorare in Team. In una di queste zone di lavoro ci sarà sempre la stimolante presenza dei due robot umanoidi Nao ai quali gli studenti, attraverso apposito programmi, insegneranno a compiere azioni sempre più complesse. Mentre un gruppo di ragazzi lavorerà con i due NAO gli altri allievi della classe saranno impegnati in altri obiettivi: due gruppi lavoreranno su progetti dedicati alla deambulazione robotica autonoma ed altri due su simulatori per la produzione e lo smistamento di prodotti per la logistica e la robotica industriale. Insomma un scuola davvero all’avanguardia.

Una scuola che mette a disposizione degli studenti spazi e laboratori adeguati: «Siamo molto contenti- ci ha detto Lorenzo Braida della IV B- per la varietà e l’alto livello dei materiali che abbiamo a disposizione nei laboratori. La mia classe in questo anno scolastico ha potuto applicare le nozioni teoriche di Elettronica ed Elettrotecnica nel progetto che è culminato proprio con la messa in funzione dei due Robot NAO». Il lavoro di alcune classi nel passato anno scolastico e quello delle classi IV B e VB quest’anno ha consentito di sviluppare diversi progetti di Robotica che hanno quale obiettivo quello di realizzareal Galilei in un prossimo futuro anche un laboratorio di Meccatronica.

L’ Istituto di Campochiesa, che è retto dalla Dirigente Scolastica Simonetta Barile, e che conta quasi duecento iscritti, ha una lunga e gloriosa storia. Fondato nel 1954 da un generoso ed illuminato sacerdote, Don Giacomo Lasagna, con il nome di Istituto Tecnico Industriale «Technicum Ferrini», come corso per periti chimici, quale prima sede ebbe una semplice civile abitazione nel centro storico, messa a disposizione, dall’ ingegner Della Torre. Successivamente le lezioni si svolsero prima all’ Opera Sacro Cuore, poi nella palazzina ex sede della GIL a Pontelungo, infine nella sede attuale alle Rapalline. Nell’ anno scolastico 1958/59, che vide diplomarsi i primi periti chimici, partì anche il corso di Elettronica. Nei primi anni Sessanta al “Ferrini” iniziarono ad arrivare ragazzi da varie parti d’Italia e non soltanto dalla Liguria. Con Don Lasagna collaboravano, come consulenti, professori universitari di fama. Al momento della sua improvvisa morte, nel 1968 a 48 anni, già quasi mille giovani avevano frequentato l’istituto, ottenendo il diploma e potendo così accedere al mondo del lavoro che in quegli anni richiedeva tecnici diplomati per il forte sviluppo che contraddistingueva l’industria italiana. L’istituto è rimasto privato, col nome di Ferrini, e legalmente riconosciuto, fino al 1971, data in cui diventò sezione staccata dell’Itis di Savona. Dal 1974 funziona con autonomia amministrativa con corsi di maturità in chimica ed elettronica. L’ Itis ha continuato a formare Periti Chimici ed Elettronici,diventando poi una succursale del Galileo Ferraris di Savona.

Oggi si chiama «Galileo Galilei» ed è una scuola di qualità che, oltre al Liceo Scientifico di Scienze Applicate, offre gli indirizzi di Chimica e Biotecnologie, Informatica e Telecomunicazioni, Elettronica ed Elettrotecnica. Il prossimo appuntamento per l’ Orientamento degli studenti delle scuole Medie inferiori è previsto ora per il 12 gennaio, ma ci sono anche altre possibilità: «La nostra scuola- conclude la Aicardi- è sempre aperta alle famiglie, ai ragazzi ed al territorio, siamo ben felici di poter far conoscere le nostre potenzialità. Per questo è possibile visitarla tutte le mattine, ed il martedì e giovedì, fino alle ore 16».
CLAUDIO ALMANZI