La stabilità nel Medio Oriente grazie al Piano di pace del presidente Usa Donald Trump, con la pacificazione della striscia di Gaza e la grande operazione di ricostruzione “potrebbe portare, come primo effetto, uno sviluppo record dei traffici marittimi nell’area del Mediterraneo Orientale, conferendo un ruolo strategico ai porti italiani”.
Lo scenario è stato uno dei temi centrali dell’evento di ieri della Genoa Shipping Week, organizzata dall’Associazione Agenti Marittimi ai Magazzini del Cotone.
L’ipotesi più accreditata è quella di uno sviluppo dei trasporti per categorie merceologiche che vanno dai materiali da costruzione, agli arredi per strutture sanitarie, agli approvvigionamenti alimentari. Traffici che avranno come epicentro i grandi porti del Mediterraneo e che avranno forti ricadute occupazionali.
Secondo un’ipotesi di studio, un aumento di 1 milione di container nella movimentazione di un singolo porto come Genova potrebbe produrre una reazione a catena tale da generare quasi 40.000 nuovi posti di lavoro fra diretti e indotti.
Per questo Assagenti ha deciso di concentrare sui giovani il focus della Genoa Shipping Week, destinato ad attirare nel capoluogo ligure oltre 3000 fra opinion leader e opinion maker, provenienti da cinque continenti.
“Abbiamo voluto aprire la finestra sul mondo dello shipping – ha spiegato il presidente di Assagenti Gianluca Croce – rivolgendoci ai giovani. E’ venuto il momento di sperare nel futuro, ma anche di rimboccarsi le maniche per lavorare affinché anche le aree più travagliate di questo mare possano puntare verso un rilancio nel silenzio delle armi”.