
La sindaca Silvia Salis ha annunciato che lo Skymetro in Val Bisagno non si farà. Ma intanto il Comune di Genova nominerà un consulente esterno per studiare il modo di potenziare l’asse di forza della Valbisagno, parte integrante del progetto dei quattro Assi finanziato con circa 500 milioni di euro, al momento in corso di realizzazione.
“Visto che – ha riferito il vicesindaco Alessandro Terrile (Pd) – i lavori sono cominciati dalla Valbisagno e sarà il primo Asse in funzione, proviamo a capire come possiamo renderlo più efficace, quindi aumentare il più possibile le corsie protette e anche cambiare un po’ di viabilità affinché gli autobus vadano più veloci. Può darsi che si debba togliere qualche parcheggio”.
“Lo Skymetro in Val Bisagno – hanno replicato i consiglieri della Lega Alessio Bevilacqua e Paola Bordilli – in realtà si può realizzare e l’opera risulta cantierabile entro il 31 dicembre 2025, come ha ricordato anche il MIT. Se la giunta Salis dice che non lo farà, la responsabilità politica sarà soltanto loro.
Ossia di una sinistra che dice ‘No’ a tutto, in ossequio alla politica dell’immobilismo: esattamente come in passato, altro che ‘è già domani’.
Pertanto, a meno che la giunta Salis non cambi idea, la nostra Città perderà i primi 398 milioni di euro già finanziati dal MIT. Inoltre, il Comune di Genova dovrà restituire i 19 milioni di euro spesi per la progettualità. Un disastro, che dicano chiaramente dove troveranno questi soldi.
Nel frattempo, ‘l’ideona’ annunciata oggi dalla giunta Salis sarebbe quella di nominare un consulente esterno per potenziare l’Asse di forza della mobilità in Val Bisagno, ma togliendo altri parcheggi al territorio.
Un forte disagio per i residenti, più che una ‘soluzione’, peraltro annunciata dal vicesindaco a mezzo stampa e non durante il dibattito sullo Skymetro in aula consiliare.
Se toglieranno i posti auto in Val Bisagno, noi siamo pronti a fare le barricate. In ogni caso, dalla giunta Salis ancora confusione e molta propaganda”.