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Stazione di Alassio Melgrati scrive alle Ferrovie

La Stazione ferroviaria di Alassio

In merito alla stazione di ferroviaria di Alassio, dopo i recenti controlli notturni della polizia municiplale che ha trovato ripetutamente delle persone dormire all’interno ed i daspo cittadini emessi per tali persone, il sindaco Melgrati scrive alle Ferrovie per valutare delle chiusure notturne ed una differente destinazione d’uso di locali dismessi e inutilizzati.

“Da un lato – spiega il sindaco di Alassio, Marco Melgrati – c’è la soddisfazione, quella che deriva dal fatto che a seguito di reiterati controlli la problematica si stia riducendo. Dall’altra invece la consapevolezza che la questione sia di ben più ampia lettura e vada risolta alla radice”.

“Nel week end di due settimane fa sono stati emessi 12 daspo: nell’operazione della primissima mattina di quella domenica dodici persone erano state trovate a dormire nei locali del primo piano della stazione. Questo week end il numero è più che dimezzato: parliamo di 4 persone trovate ancora a bivaccare all’interno della stazione”.

Anche per loro verbale e daspo seguita dalla bonifica degli spazi.

“Andremo avanti coi controlli, anche sul fronte della lotta all’abusivismo, per la quale mi hanno comunicato un sequestro a Borgo Coscia di un ingente quantitativo di borse – aggiunge Melgrati – ma non può essere sufficiente. Occorre eliminare il problema alla radice e lo si può fare solo sedendosi a un tavolo con RFI”

“Abbiamo già scritto – spiega il primo cittadino di Alassio – il 3 agosto e l’abbiamo rifatto una settimana dopo, il 10 agosto per parlare di incuria, di accesso per i disabili, di locali abbandonati… Fino ad ora non abbiamo avuto riscontro alcuno, forse complice il ferragosto. Oggi abbiamo scritto ancora perché in questi giorni, infatti, eventi “straordinari” ci hanno spinto ad alcune verifiche sulle quali avremmo piacere di confrontarci con voi. Alcune segnalazioni di viaggiatori e turisti, operazioni congiunte della Polizia Municipale e della PolFer e il recente straordinario passaggio dell’Orient Express dalla Stazione di Alassio hanno portato alla nostra attenzione alcune situazioni per le quali, appunto, siamo a chiedere un incontro. Un esempio: per quanto riguarda l’occupazione dei locali al primo piano della stazione da parte di senzatetto, questuanti o extracomunitari vorremmo valutare la chiusura della stazione nelle ore notturne”

“Così pure – si legge nella missiva inviata a RFI – quanti si sono recati in Stazione per assistere al passaggio dello storico Orient Express hanno preso atto di come le aiuole e le fioriere che insistono sulle banchine siano ormai tristemente abbandonate e fitte di sterpaglie. Allo stesso modo le scarpate ferroviarie e la sede dei binari sono sporche e piene di rifiuti”.

“La stazione di Alassio – prosegue Melgrati – è ormai una rarità sul territorio. Non credo di doverne segnalare il valore storico e artistico. Si tratta di un edificio Liberty, fiore all’occhiello e testimonianza storica di una città ad antica vocazione turistica.

All’interno vi sono locali come le sale di attesa, o il vecchio deposito bagagli, in buono stato di conservazione ma da tempo inutilizzati e chiusi al pubblico.

Dovendo valutare il trasferimento della Pinacoteca Richard West, troppo costretta e poco valorizzata nell’ambito delle sale della English Library, vorremmo verificare con RFI la possibilità di trasferirla proprio in questi spazi: bello sarebbe pensare che il viaggiatore in partenza, possa ingannare l’attesa visitando una delle eccellenze della nostra città: le opere di un autore inglese, di quella colonia inglese cui si deve la stessa presenza della stazione in quel di Alassio.

Bello sarebbe pensare che spazi attualmente inutilizzati e a rischio abbandono possano trasformarsi in servizi utili al viaggiatore: da un deposito bagagli a un punto di informazioni turistiche…”