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Si conclude domani il Festival della Scienza di Genova

Si conclude domani il Festival della Scienza di Genova
Si conclude domani il Festival della Scienza di Genova

Si conclude domani il Festival della Scienza di Genova, con Ammanito, Ortolani, Leonardi, Valinotti e Viana

Si conclude domani il Festival della Scienza di Genova, la parte in presenza della diciannovesima edizione del Festival della Scienza di Genova, rassegna dal format ibrido che ha segnato un ritorno allo stare insieme e al vivere la scienza in prima persona, con un importante programma e un rinnovato palinsesto online che prosegue fino al 12 novembre per le scuole.

Nel dodicesimo e ultimo giorno di Festival in programma sette incontri: Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta (ore 11), Una TAC per mappare le opere d’arte (ore 11), L’innalzamento del livello dei mari (ore 15), L’America Latina e lo spazio: una nuova iniziativa dell’IILA (ore 15.30), Vaia: la mano dell’uomo (ore 15.30), Le vie del cervello sono infinite (ore 18) e Nello spazio nessuno può sentirti (ore 18). In aggiunta al programma in presenza e online di conferenze ed eventi speciali, sono aperte le 17 mostre e i 42 laboratori, i cui orari sono disponibili su www.festivalscienza.it.

IL PROGRAMMA PER APPASSIONATI E FAMIGLIE

Due incontri affrontano il tema dello Spazio da diverse prospettive. A spiegarlo attraverso l’illustrazione è il fumettista Leo Ortolani insieme alla ricercatrice dell’Agenzia Spaziale Italiana Eleonora Ammannito, in conversazione con Francesco Rea dell’Asi e del giornalista Rai Giorgio Pacifici, nell’incontro Nello spazio nessuno può sentirti delle ore 18 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale (anche in streaming).

In questo viaggio, Leo Ortolani (in collegamento) porta Rat–Man su Marte: un modo per raccontare con una diversa forma di linguaggio un tema, e forse una futura realtà, che potrebbe apparire lontana come l’esplorazione umana dello spazio. Rodrigo Leonardi (in collegamento), astrofisico dell’Agenzia spaziale brasiliana, Inés Martínez Valinotti (in collegamento), Diplomatica Paraguaiana con grado di Ambasciatore, e Tatiana Viana, consulente in Diritto Spaziale dell’Organizzazione Internazionale Italo-latino americana, dialogano invece alle ore 15.30 nella Sala delle Grida di Palazzo della Borsa (anche in streaming) su inclusione sociale e sviluppo sostenibile legati alla corsa allo Spazio nell’incontro L’America Latina e lo spazio: una nuova iniziativa dell’IILA.

Altro focus di lunedì 1° novembre è dedicato all’ambiente, tra foreste, mare e climate change. Alle ore 11 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale viene proiettato gratuitamente il documentario Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta sul surriscaldamento globale narrato dalle voci di Sir David Attenborough e dello scienziato Johan Rockström. Il lungometraggio di 75 minuti è commentato da Owen Gaffney, co-autore del libro Breaking Boundaries con Rockström, scrittore e analista di fama internazionale sul tema della sostenibilità globale. L’evento è in collaborazione con UK Science and Innovation Network e Ambasciata Britannica in Italia.

In Vaia: la mano dell’uomo delle ore 18.30 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale (anche in streaming), l’esperta in cambiamenti climatici, impatti, eventi estremi e ricercatrice del Cnr-Ibe Marina Baldi, il ricercatore in gestione e pianificazione forestale Giorgio Vacchiano, il fotografo Manuel Cicchetti, il curatore e critico fotografico Denis Curti e il vicepresidente di Enostra Gianluca Ruggeri spiegano l’impatto delle attività umane in quelle che spesso sono catalogate come ineluttabili calamità naturali attraverso una riflessione approfondita sul disastro causato dalla tempesta Vaia.

È Marco Anzidei, primo ricercatore dell’Ingv della Sezione Osservatorio Nazionale Terremoti, a illustrare le cause e gli effetti, a livello locale e globale, di un fenomeno preoccupante come L’innalzamento del livello dei mari nell’incontro delle ore 15 all’Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale.

Gemma Palazzolo, responsabile dell’unità di Ingegneria Tissutale del Laboratorio di Medicina Rigenerativa Aumentata (IIT), Angel Canal Alonso, dell’Istituto di Neuroscienze Castilla y León (Università di Salamanca), il responsabile del gruppo BioMediTech e direttore dell’unità di Biofisica Computazionale e Imaging della Tampere University Jari Hyttinen, e Eve McGlynn, dottoranda presso l’Università di Glasgow, esplorano, in Le vie del cervello sono infinite alle ore 18 nella Sala delle Grida di Palazzo della Borsa (anche in streaming), le strumentazioni più innovative per mappare i circuiti cerebrali e le loro alterazioni patologiche.

Laura Guidorzi e Alessandro Re, ricercatori dell’Università degli Studi di Torino, Alessandra Patera (in collegamento), principal investigator del progetto Infn 4D Graph-X, e Chiara Ricci, conservator scientist dei Laboratori Scientifici del Centro Conservazione Restauro, parlano di Una TAC per mappare le opere d’arte alle ore 11 nella Sala delle Grida di Palazzo della Borsa (anche in streaming) e di come una tecnologia ampiamente utilizzata in campo medico possa trovare nuove e inaspettate applicazioni.

I biglietti e le prenotazioni sono acquistabili online sul sito del Festival: www.festivalscienza.it e tramite il call center (tel. 010 8934340). È attiva nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale una biglietteria, ma si incoraggia il pubblico a privilegiare l’utilizzo dei servizi e-commerce online e telefonico.

Questi i costi dei biglietti: giornaliero intero 13 euro, ridotto 11 euro, ridottissimo 9 euro, abbonamento standard intero 21 euro, ridotto 18 euro, ridottissimo 12 euro, premium (con prenotazioni gratuite per il titolare dell’abbonamento) 30 euro; i bambini fino ai 5 anni non pagano. Gli abbonamenti standard hanno validità per tutti i giorni e tutti gli eventi del Festival e includono anche la fruizione degli eventi in streaming. Per l’offerta online è disponibile l’abbonamento live streaming al costo di 10 euro. Sono presenti in programma alcuni eventi gratuiti.

Il biglietto Scuola, riservato agli studenti che partecipano al progetto scuole (costo 9 euro), equivale a un abbonamento standard e consente quindi di fruire di tutto il Festival, sia in presenza sia online. La prenotazione (costo 0,50 euro) agli eventi in presenza è fortemente consigliata per il pubblico generico, mentre è obbligatoria (e gratuita) per le classi.

Il Festival della Scienza online

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FESTIVAL DELLA SCIENZA 2021

IL PROGRAMMA DI LUNEDÌ 1 NOVEMBRE CON APPROFONDIMENTI

ore 11, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale
Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta
Documentario/Film con Owen Gaffney, modera Ilaria M. Linetti

Il surriscaldamento globale è una tematica discussa ormai da più di 30 anni, apparentemente senza che si sia riusciti a invertire la rotta dei nostri comportamenti. Il documentario è narrato dalla voce di Sir David Attenborough e realizzato dal premiato studio Silverback Films, già produttore della serie Il nostro pianeta e di David Attenborough: una vita sul nostro pianeta. Il documentario spiega le teorie scientifiche alla base di questi due autorevoli programmi attraverso il percorso del noto scienziato e professore Johan Rockström.

Superare i limiti racconta la storia della più importante scoperta del nostro tempo: l’umanità ha superato i limiti che hanno preservato la stabilità della Terra per diecimila anni, sin dalle origini della civiltà.

Il lungometraggio di 75 minuti accompagna gli spettatori in un viaggio alla scoperta di quei confini che l’uomo non deve oltrepassare per garantire la stabilità del pianeta, ma anche il futuro degli esseri umani, e suggerisce le soluzioni che possiamo e dobbiamo mettere in atto oggi per proteggere i sistemi di supporto della vita sulla Terra. Il documentario sarà introdotto da Owen Gaffney, co-autore del libro Breaking Boundaries con Johan Rockström, scrittore e analista di fama internazionale sul tema della sostenibilità globale.

Owen Gaffney, co-autore del libro Breaking Boundaries con Johan Rockström, è analista di sostenibilità globale presso l’Istituto Posdam e il Centro di Resilienza di Stoccolma.

Ilaria M. Linetti, giornalista RAI della Tgr Liguria. Prima di rientrare in Italia è stata freelance da Los Angeles e dall’India.

ore 11, Sala delle Grida di Palazzo della Borsa e in live streaming
Una TAC per mappare le opere d’arte
Conversazione con Laura Guidorzi, Alessandra Patera, Alessandro Re, Chiara Ricci

La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) è una tecnica diagnostica basata sui raggi-X che è nata in ambito medico, ma che si è estesa nel tempo a diversi altri ambiti, fra cui anche quello dei Beni Culturali, portando con sé potenzialità impensabili con le tecniche precedentemente a disposizione.

Grazie a questa tecnologia è infatti possibile mappare l’interno delle opere d’arte senza intervenire sull’opera stessa, ottenendo quindi informazioni sulla struttura, la tecnica esecutiva e sullo stato di conservazione dell’opera stessa in maniera totalmente non invasiva.

Non essendo possibile utilizzare gli scanner TAC medicali per l’analisi di tutti i beni culturali, dal momento che sono molto più variegati in termini di materiali, composizioni, strutture e geometrie rispetto al corpo umano, è stato realizzato un apparato ad hoc per l’analisi di opere d’arte di grandi dimensioni.

Uno degli esempi di applicazione più interessante è stata l’analisi del Crocifisso ligneo di Donatello, di cui scoprirete i segreti, che sono stati svelati tramite la TAC. Ma in questo incontro vi racconteremo anche il futuro dell’analisi delle opere d’arte: per alcuni materiali, infatti, la TAC tradizionale non è sufficiente per raccogliere tutte le informazioni che vorremmo.

Per questo è in fase di sviluppo un nuovo strumento innovativo, una TAC a contrasto di fase, che permetterà di mettere in evidenza dettagli fino ad ora invisibili con qualunque altra tecnica.