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Savona, Fratoianni insulta Salvini. Mai e Brunetto: sicurezza per noi priorità

Consiglieri regionale Stefano Mai e Brunello Brunetto (Lega)

“La sicurezza per noi è e rimane una priorità. Ci chiediamo dove viva il segretario di Sinistra Italiana, che non si è mai opposto all’immigrazione clandestina e oggi a Savona ha attaccato duramente Matteo Salvini arrivando a negare l’allarmante fenomeno che ha invaso diverse città, anche in Liguria.

Non possiamo più permettere che le piazze continuino a essere in mano a immigrati violenti, sbandati, spacciatori di droga, che come accade a Savona arrivano perfino a sfasciare i locali pubblici e mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini, i quali, giustamente, talvolta hanno paura perfino a camminare nelle loro strade.

Occorre quindi la massima attenzione sull’allarmante fenomeno con un maggiore impegno da parte della Magistratura e un rafforzamento delle Forze dell’ordine, che comunque ringraziamo perché ogni giorno, con ogni mezzo, provano a garantire la sicurezza dei savonesi”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali della Lega Stefano Mai (capogruppo) e Brunello Brunetto (presidente II commissione Salute e Sicurezza sociale) replicando agli insulti del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni nei confronti dell’ex ministro dell’Interno.

Salvini è un cialtrone, l’imbroglione per eccellenza – aveva dichiarato stamane Fratoianni, intervenuto stamane per la campagna elettorale a Savona – gira il Paese in nome della sicurezza, gridando un allarme inesistente; e anche quando c’è andrebbe affrontato con gli strumenti giusti.

Si può risolvere il problema in diversi modi. Ad esempio ammettendo che c’è questo problema e invocando più repressione e più telecamere.

Oppure favorendo l’integrazione e cercando di favorire politiche che aiutino il tessuto sociale a diventare una sentinella collettiva dei problemi.

Occorre rianimare i centri storici, dare fiato alle attività economiche, consentire ai cittadini di abitare la propria città per farla diventare un luogo più sicuro.

Sono politiche per la sicurezza, non esiste la sicurezza come condizione astratta. Avere una casa o dare un lavoro sono politiche per la sicurezza, gridare contro i migranti è solo cialtronaggine”.