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Sanità, Garibaldi: la Liguria non spende 35 milioni per ridurre liste di attesa

Capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi (foto di repertorio)

“Assieme alla campagna di vaccinazione, c’è la necessità di recuperare la sanità negata dall’emergenza coronavirus. Milioni di esami arretrati, di interventi chirurgici rinviati per via della pandemia.

Durante l’estate 2020, per recuperare le liste di attesa, il Governo stanziò 1 miliardo di euro per la sanità con l’obiettivo di assumere personale e accorciare le liste di attesa.

Gran parte di questi soldi non sono stati spesi.

Regione Liguria aveva a disposizione 75 milioni di euro e non ne ha spesi 35.7, poco meno della metà”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Luca Garibaldi (Pd).

“Di questo – ha aggiunto Garibaldi – non sono stati spesi oltre il 60% delle risorse disponibili per ridurre le liste d’attesa, e circa 24 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale.

Una vicenda inscresciosa, che dimostra ancora una volta l’incapacità di programmazione della giunta Toti, la quale, in replica a questa nostra denuncia, è riuscita a dire che ‘è colpa del Governo, perchè era difficile spenderli’.

Peccato che due regioni vicine a noi, Emilia e Toscana, non hanno sprecato un euro e li hanno utilizzati tutti.

Ora, con il nuovo decreto sostegni bis del Governo nazionale, queste risorse verranno rimesse a disposizione per provare a intervenire sul sistema sanitario e sulle liste d’attesa, e dovranno essere spese entro il 31 dicembre 2021.

Serve un piano straordinario per recuperare oltre il 30% degli esami non fatti in Liguria nel 2020”.