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Primo bilancio 2018 per il ciclismo su strada: l’Italia resta il faro

Elia Viviani

SAVONA. 23 OTT. Sta per concludersi la stagione ciclistica 2018 e l’ Italia, comunque vadano le ultime corse ancora in programma, resta il faro per il movimento mondiale. E’ nettamente prima nella classifica stagionale dei successi, che per ora sono stati ben 154, suo è il plurivittorioso al mondo (Elia Viviani) ed ha vinto più tappe di tutte le altre nazioni nei grandi e storici Giri. Non ha più squadre nella serie A del ciclismo, ma ha una ottantina di ciclisti che corrono nelle più forti compagini al mondo. Nel nostro Paese si organizzano sempre meno gare, ma i nostri atleti vincono in giro per il mondo più di cento corse all’anno. Insomma la vittoria di Moreno Moser a Laigueglia, ad apertura di stagione, è stata davvero beneaugurante.

Nel 2018 l’ Italia (154) precede la Francia che ha ottenuto 124 vittorie, seguono, molto più staccate, Olanda (86), Belgio (75), Spagna (71), Colombia (68), Australia (58), Gran Bretagna (55) e Germania (53), mentre le altre cento nazioni seguono a grande distanza. Anche nella classifica dei plurivittoriosi guida un azzurro: si tratta di Elia Viviani, che ha vinto quest’anno ben 18 corse ed è seguito a 14 successi da Valverde e Groenenwegwn, mentre un altro italiano è arrivato a 12 vittorie. Si tratta di Jakub Mareczko che correrà ancora in Cina (e potrebbe dunque migliorare ancora il suo score) e che è appaiato a Julian Alaphilippe. Seguono Reguigui (11 successi), Sosa (10), mentre a 9 vittorie ci sono un altro italiano Matteo Moschetti, insieme ad Ackermann, Kwiatowsky, Demare, Gaviria e Balkan.

L’ Italia è prima anche per numero di tappe vinte nelle corse che hanno fatto la storia del ciclismo: Giro,Tour, Vuelta e Giro della Svizzera. I ciclisti italiani si sono imposti in ben undici tappe: 5 al Giro, 2 in Svizzera e 4 alla Vuelta. Solo al Tour nessun sigilli per i nostri corridori, ma abbiamo la consolazione che nessuna nazione è comunque riuscita a vince tappe in tutte e quattro le competizioni.
Dietro di noi la Francia con 9 successi (a secco al Giro, poi 3 tappe al Tour, 1 in Svizzera e 5 alla Vuelta) e la Gran Bretagna che ne ha ottenuti 8 ( 5 al Giro, 2 al Tour ed 1 alla Vuelta). A seguire Spagna( ferma a 6), Colombia (5), Irlanda, Stati Uniti, Australia, Olanda e Slovacchia, tutte con 4 vittorie di tappa. Seguono Danimarca (3), Slovenia, Germania e Belgio, con due e con un solo successo Svizzera, Canada, Norvegia ed Ecuador.

Certo se si guardano invece le classiche in linea monumento e le classifiche finali delle quattro corse a tappe che hanno fatto la storia la situazione è ben diversa. La Gran Bretagna ha fatto la parte del leone vincendo il Giro con Froome, il Tour con Thomas e la Vuelta con Simon Yates, mentre l’ australiano Porte ha vinto in Svizzera. Nelle corse monumento da segnalare la bella doppietta francese con Alaphilippe (Freccia Vallone) e Pinot (Lombardia), mentre Terpstra ha vinto il Fiandre, Sagan la Roubaix, Jungels la Liegi e per noi Vincenzo Nibali si era aggiudicato la prima classica del 2018 a Sanremo.

Nel Ranking mondiale Alejandro Valverde è nettamente primo con 2.884 punti, seguito da Peter Sagan (2278) e da Simon Yates (2261). ai piedi del podio c’è Elia Viviani con 2186 punti, seguito da Alaphilippe (2085), Thoma (1961), Domoulin (1774), Roglic (1709), Pinot (1696) e Van Avermaet (1696). Fra gli italian meglio piazzati ci sono Colbrelli (21°), Pozzovivo (23°), Moscon (32°), Ulissi (57°), Pasqualon (65°), Formolo (70°), Nibali (71°), Caruso (75°), Canola (87°), Trentin (92°) e Visconti (94°).

Comunque la stagione è stata altamente positiva ed i nostri potrebbero ancora ottenere altre vittorie (Moscon ha appena vinto il al Tour of Quangxi), in quanto ci sono ancora tre importanti corse a tappe in Cina dove gli italiani hanno sempre fatto molto bene.
CLAUDIO ALMANZI