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Pienone per Di Stefano di CasaPound a Genova, Antifa incendiano cassonetti

Caos nelle strade della Foce in occasione dell’arrivo a Genova del candidato premier di CasaPound Simone Di Stefano per la chiusura della campagna elettorale nazionale al “Richmond” di via Santa Zita.

Stasera circa 150-200 antagonisti Antifa di estrema sinistra, dei centri sociali e dell’area anarchica hanno partecipato all’annunciata contromanifestazione nella vicina piazza Paolo da Novi.

Il “presidio di protesta” si è aperto con uno striscione di colore nero recante la scritta: “Contro lo stato e i servi fascisti”. Successivamente, è sfociato in un corteo che si è mosso verso corso Buenos Aires e corso Torino, dove sono stati registrati degli atti vandalici.

A differenza di quanto accaduto pochi giorni fa a Torino, per fortuna a Genova non si è vista nessuna insegnante in piazza a urlare augurando la morte agli agenti e non c’é stata alcuna esplosione di bombe carta.

Non si è registrata neanche la temuta aggressione ai sostenitori di CasaPound. La polizia ha infatti chiuso con mezzi e barriere mobili, i cosiddetti “alari”, tutti gli accessi a via Santa Zita.

Tuttavia, i violenti a volto coperto (alcuni incappucciati altri indossando caschi integrali) hanno rotto vetrine di una banca (filiale Unicredit) sembra con dei tubi di ferro rubati da un cantiere, rovesciato in mezzo alla strada ed incendiato diversi cassonetti dei rifiuti, acceso fumogeni. Inoltre, hanno lanciato bottiglie contro i cameraman e gli agenti della polizia che avevano blindato l’area di accesso al locale.

Col passare del tempo, il numero dei “manifestanti” si è però notevolmente ridotto e, poco prima delle 21, la situazione è tornata tranquilla.

Intanto, mentre gli antagonisti “manifestavano” per strada con urla, lanci di bottiglie e atti vandalici, all’interno del “Richmond” si registrava un ordinato pienone.

Oltre 300 persone hanno quindi ascoltato e applaudito Simone Di Stefano, il candidato alla Camera Marco Mori, il candidato al Senato Andrea Lombardi e l’ex vicepresidente di Regione Liguria Gianni Plinio (passato da FdI a CasaPound).

Alla fine del pacifico evento di chiusura della campagna elettorale nazionale di CasaPound, tutti sono scattati in piedi con la mano sul cuore per cantare insieme a Di Stefano l’Inno di Mameli, ossia Il Canto degli Italiani.