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Parliamo di rete ciclabile d’emergenza

Parliamo di rete ciclabile d’emergenza

Bene la rete ciclabile d’emergenza ma è necessario poter posteggiare in sicurezza le proprie bici

In questi giorni si è parlato molto di rete ciclabile d’emergenza, FIAB Genova ha fatto le sue proposte dettagliate, il comune ha detto che ci sta lavorando, un gruppo di cittadini ha lanciato la petizione per #genovaciclabile che in pochi giorni ha superato i 6.000 firmatari.

Tutto questo ha acceso un’accorata discussione nel social network dove tanti genovesi hanno scritto commenti e suggerimenti per rendere Genova più ciclabile. Molti hanno così evidenziato la necessità di cicloposteggi. Infatti i più dicono: ben venga la rete d’emergenza, userò la bici per recarmi al lavoro ma devo trovare anche un posto dove poterla posteggiare in sicurezza.

Romolo Solari di FIAB Genova ha dichiarato: “Già a luglio ed a novembre 2019 avevamo inviato all’amministrazione comunale due distinte richieste di cicloposteggi. La prima riguardava 22 stalli richiesti dal mondo della scuola che gravita nel Municipio 1 dopo la manifestazione #tuttagenovabiketoschool del 21 marzo 2019. La seconda riguardava 67 cicloposteggi richiesti dai cittadini a seguito di un sondaggio on line promosso da FIAB su tutto il territorio comunale. Ad oggi abbiamo avuto riscontro per queste richieste solamente per Piazza Fontane Marose. L’attuale situazione d’emergenza potrebbe essere uno stimolo a fare molto di più”

La mappa dei cicloposteggi richiesti è consultabile al link https://bit.ly/cicloposteggi_richiesti

Sempre in tema di cicloposteggi quello che potrebbe fare subito il comune è dare disposizione a tutte le sue strutture decentrate (municipi, scuole, uffici vari, ecc.) di consentire ai propri dipendenti di ricoverare all’interno di queste la bici utilizzata per recarsi al lavoro. Cosa che non è affatto scontata.

Ma quali sono i modelli di cicloposteggi idonei ad una sistemazione sicura della bici? FIAB sostiene che siano quelli dove puoi legare il telaio e non le classiche rastrelliere a forma di tagliola. Quest’ultime non vanno affatto bene perchè bloccano solo la ruota anteriore e salvo avere una catena ben lunga, che in genere il ciclista non ha, il resto della bici può essere facilmente rubato. Per fortuna il comune di Genova, per quei pochi che ha installato, ha usato il classico archetto utilizzato anche come segnaletica stradale verticale di protezione. Questo archetto consente agevolmente di legare il telaio della bici.