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Nuova aggressione ad agenti nel carcere di Marassi

Marassi senza pace, ancora lanci dall’esterno del carcere
Garitta del carcere genovese di Marassi (foto di repertorio)

Volantino di matrice anarchica affisso sulle mura del carcere

Si è verificata un’altra aggressione nel carcere di Marassi, ai danni degli agenti di Polizia Penitenziaria. A comunicarlo è il Sappe della Liguria.

Un detenuto del Ghana ha ostacolato l’assegnazione nella sua cella di altro detenuto, come se la cella fosse di sua proprietà, per far valere le sue ragioni ha aggredito il personale che cercava di convincerlo ad accettarne la presenza in cella.

Il risultato è stato che il detenuto, spazientito, ha aggredito il personale il quale è stato costretto alle cure ospedaliere.

Secondo il Sappe è necessario ridisegnare il modello organizzativo dell’istituto “oggi privo di Comandante e Direttore titolare.” “Abbiamo più volte sollecitato – spiegano dal Sappe – l’amministrazione ad inviare a Marassi un Comandante ed un Direttore che ridettino l’organizzazione dell’istituto specialmente dopo le rumorose proteste dei giorni scorsi.

E’ indispensabile che la Pubblica amministrazione si doti di provvedimenti certi invece di soluzioni provvisorie che non risolvono il problema specialmente in un istituto della portata di Marassi.”

“Sull’argomento – proseguono dal Sappe – abbiamo appreso di un’interrogazione parlamentare dell’on. Lollobrigida e dell’on. Del Mastro di Fratelli d’Italia, ben vengano queste iniziative soprattutto indirizzate alla tutela dell’attività della Polizia Penitenziaria. Speriamo che il Ministro Marta Cartabia si renda conto che in Liguria esistono le carceri ed i problemi che producono attendono soluzioni.”

“E’ notizia – conclude il Sappe – di un volantino di matrice anarchica (non sappiamo se attendibile) che è stato affisso sulle mura del carcere a sostegno delle proteste dei detenuti, annunciando, per il prossimo 8 maggio un presidio proprio sotto il carcere di Marassi. Non vorremmo che fosse un altro segnale d’incoraggiamento ad una ripresa delle proteste interne. Per questo come sindacato chiediamo una maggiore attenzione per il personale che opera nelle carceri liguri, attraverso la dotazione di strumenti tecnologici, il ripianamento dell’organico, riapertura del carcere di Savona, apertura della residenza per ricovero detenuti psichiatrici. Su questo il Ministro della Giustizia dovrebbe essere maggiormente più impegnato visto che è di sua competenza.”