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Mozione antifascista: il testo approvato e quello ritirato

Gambino, Vacalebre, Campanella: consiglieri Fratelli d'Italia a Tursi

Campanella (FdI): noi mai con la sinistra

La “mozione antifascista” votata ieri a Tursi, che ha accolto le richieste di Pd e Lista Crivello e ha recepito un emendamento della maggioranza, proposto dal capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e presentato in Sala Rossa dal capogruppo di Vince Genova Stefano Costa, è stata approvata con 35 voti a favore e 3 presenti non votanti (Fratelli d’Italia).

Assenti in aula la consigliera della Lega Francesca Corso e la collega di Forza Italia Lilli Lauro.

Il documento su “Valori della Resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana” è stata presentata da Alessandro Terrile, Mauro Avvenente, Stefano Bernini, Cristina Lodi, Alberto Pandolfo, Claudio Villa (Pd), Gianni Crivello, Mariajosè Bruccoleri, Enrico Pignone, Pietro Salemi (Lista Crivello) e “Impegna sindaco e Giunta a non concedere spazi o suolo pubblici a coloro che non garantiscano il rispetto dei valori costituzionali, professando e praticando comportamenti  fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti; a promuovere iniziative culturali per mantenere la memoria storica e sia posto all’attenzione soprattutto dei giovani, l’affacciarsi di nuovi fascismi, che mettono in discussione i principi di non violenza e pacifica convivenza; ad adeguare i regolamenti, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti, sanciti dall’ordinamento repubblicano“.

Ieri è stata ritirata la mozione che era stata presentata da Alberto Campanella (Fratelli d’Italia), Stefano Costa (Vince Genova), Franco De Benedictis (Noi con l’Italia), Lorella Fontana (Lega Nord), Mario Mascia (Forza Italia), che invece impegnava ” Sindaco e Giunta a non concedere spazi o suolo pubblici a coloro che non garantiscano di rispettare quanto sancito dalla Costituzione, dalle leggi dello Stato, dallo statuto e dai regolamenti del Comune di Genova; a promuovere iniziative culturali per mantenere la memoria storica di Genova, già Repubblica marinara e città Medaglia d’oro al Valore militare, che diede i natali a molti patrioti, quali Giuseppe Mazzini e Goffredo Mameli, e sia posto all’attenzione, soprattutto dei giovani, l’affacciarsi di movimenti antidemocratici che mettono in discussione non violenza e pacifica convivenza; ad adeguare i regolamenti comunali, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune a dichiarazione esplicita di rispetto dell’inviolabilità delle libertà personali e all’assenza di manifestazioni contrarie ad ordine pubblico, decoro urbano, buon costume, Costituzione, leggi dello Stato, statuto e regolamenti del Comune di Genova“.

“Mai con la Sinistra – ha commentato il capogruppo di FdI Alberto Campanella – questo nostro motto è sinonimo di correttezza e coerenza non solo verso i nostri ideali, ma anche verso i nostri elettori. Se da sinistra ci arrivano insulti francamente non ci importa. È noto che loro sono diversamente democratici”.