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Mostra a Varazze sulla molteplicità del Sacro – Voci e figure dal Libro dell’Apocalisse

Varazze

A Varazze, nella chiesa collegiata di Sant’Ambrogio, dal 18 al 26 aprile 2022 si terrà una mostra sulla molteplicità del Sacro, voci e figure dal Libro dell’Apocalisse: un ciclo di dipinti realizzato da Giovanni Gronchi e Luca Sturolo.

Il giorno dell’inaugurazione, alle ore 17:00 di lunedì 18 aprile, si terrà una conversazione di introduzione alla mostra. Saranno presenti gli autori e don Claudio Doglio, parroco di sant’Ambrogio e autore di numerose e importanti pubblicazioni sul tema dell’Apocalisse.

Ingresso libero, nel rispetto delle normative in vigore per contrastare il diffondersi del Covid-19 e sue varianti.

Questa esposizione nasce dall’intento dei due autori – Giovanni Gronchi e Luca Sturolo – di condurre a una lettura più approfondita, attraverso l’antico mezzo espressivo della pittura, di uno dei libri più importanti, il sigillo del Nuovo Testamento. Lettura troppo spesso malintesa e male interpretata, inquinata da contaminazioni provenienti da una bassa letteratura che ha sempre volutamente trascurato e ignorato la ricchezza poetica di quest’opera.

L’esposizione è costituita da 21 quadri, di dimensioni 100 X 150 cm. ognuno, incorniciati e accompagnati da annotazioni di riferimento che illustrano ogni singola opera, distribuiti lungo lo spazio della chiesa. Si tratta di dipinti a olio su tela, in cui l’iconografia antica e quella moderna si intrecciano, allo scopo di comunicare la volontà dei due autori di essere fedeli tanto al testo quanto allo spirito del Libro.

Il Libro dell’Apocalisse, non diversamente dal Paradiso – ma si potrebbe aggiungere: non diversamente da tutto il poema dantesco – è un incontro di più voci e figure.
Tutto è mobile, cangiante, scintillante; insieme sonoro, visivo e scrosciante. Come se la luce, l’acqua e il suono, la componente angelica e quella demonica nascessero dallo stesso fondo.
Voci (che parlano attraverso le parole scritte) e figure dunque, che si staccano da uno sfondo quasi teatrale, come se la divinità si rivelasse come il più grande e ipnotico artefice di una grandiosa messa in scena; e come se la poesia cifrata e la poesia mistica avessero ancora una volta bisogno di spettacolo e di decorazione, di bagliori e di oscurità che sgorgano dalle loro profondità e le nascondono.

E ciononostante, l’Apocalisse resta un libro ermetico, misterioso, sfuggente. Impossibile da illustrare. Possibile, semmai, accompagnarlo silenziosamente con delle immagini, traducendo le sensazioni visive che ci trasmette lo scorrere di ogni pagina. Un libro che procede per vie ellittiche, e così pure il lavoro sulle immagini che non si poteva realizzare se non attraverso il mezzo antico della pittura. Uno sguardo al passato ma anche al presente, al remoto e al moderno; ai codici miniati medioevali e all’arte moderna (non è un mistero che proprio da un manoscritto dell’XI secolo – l’Apocalisse di San Severo – Henri Matisse abbia tratto ispirazione per il suo famoso libro d’artista “Jazz”…).

Una doppia evocazione, quindi; necessaria per ribadire la necessità e l’importanza della memoria, remota e recente; ma soprattutto un tentativo di trascrizione per immagini di un’opera fondamentale troppo spesso – più o meno volutamente – male interpretata attraverso visioni catastrofiche, orrorifiche e falsamente millenaristiche.

Gli autori: Giovanni Gronchi e Luca Sturolo collaborano dal 2020.
Hanno realizzato – oltre al ciclo in oggetto “La Molteplicità del Sacro” – l’installazione permanente di dipinti intitolato “Energos I – X” presso la sede di Ansaldo Energia a Genova Campi (2022) e organizzato contemporaneamente il convegno “Giorgio Morandi – La poesia dello spazio” a Genova, Palazzo Ducale; relatrice la dott.ssa Marilena Pasquali, fondatrice e presidente del Centro Studi Giorgio Morandi. L’evento è stato patrocinato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova. Attualmente stanno lavorando a un altro ciclo di dipinti ispirato alla Cantica del Purgatorio.

Giovanni Gronchi si occupa di pittura – parallelamente alla propria attività presso Ansaldo Energia – relazionando il proprio lavoro artistico alle differenti realtà culturali appartenenti alla storia dell’arte e all’attualità del mondo contemporaneo, sperimentando differenti tecniche e stili.
Attualmente sta lavorando a un libro a tema religioso e a una raccolta di poesie.

Luca Sturolo, architetto, si occupa di relazioni tra arte e architettura. Ha progettato e realizzato allestimenti di mostre presso vari spazi espositivi pubblici e privati, tra cui la Fondazione Mazzotta a Milano, il Museo Diocesano di Mantova, la Pinacoteca del Duomo di Ravello, la Galleria Angelica a Roma, la chiesa di S. Maria della Spina a Pisa. Nel 2016 ha allestito la mostra “Visioni per Genova – Disegni di grandi architetti”, presso Palazzo Ducale a Genova. Svolge anche attività di pittore, con varie mostre personali e collettive. Sue opere sono presenti in collezioni private, in Italia e all’estero.

Fonte: Gli autori Giovanni Gronchi e Luca Sturolo.

www.ponentevarazzino.com