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Liguria, controlli carabinieri Noe su siti gestione rifiuti: 19 denunce da inizio anno

Carabinieri Noe (foto di repertorio)

Proseguono i controlli dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Genova sui siti di gestione di rifiuti in tutta la Liguria.

Il principale obiettivo di questa massiccia campagna di controlli, consiste nella prevenzione del fenomeno degli incendi presso le società che operano nel settore della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio, del recupero e dello smaltimento di rifiuti e nel mese di maggio non si registrano incendi in tali siti.

Le infrazioni maggiormente ricorrenti, comunque, riguardano il superamento, in termini volumetrici e/o di peso, dei limiti imposti dalle autorizzazioni, lo stoccaggio dei rifiuti in aree non adeguate, facilmente accessibili e non video sorvegliate, il mancato rispetto del layout aziendale, la carente attenzione alle misure antincendio, la superficiale trattazione delle norme che attengono alla sicurezza sul posto di lavoro.

Nel complesso, considerando sia le aziende che gestiscono professionalmente i rifiuti che quelle produttive, nel mese di maggio sono state controllate 16 società. Due di queste hanno evidenziato profili di non conformità alle normative ambientali e inerenti la sicurezza sul posto del lavoro, con le conseguenti contestazioni di natura amministrativa in un caso e penale nell’altro.

Sono state quindi segnalate all’autorità giudiziaria 2 persone, attivando la procedura estintiva, ed elevate sanzioni per oltre 5mila euro.

Riepilogando, invece, i principali dati operativi conseguiti dal Nucleo Operativo Ecologico del capoluogo ligure dall’inizio dell’anno, si registrano 64 obiettivi controllati, tra i quali 49 siti di gestione di rifiuti.

Nel complesso, sono stati riscontrati 15 casi di non conformità alle normative ambientali e/o di sicurezza sul luogo di lavoro accertate anche grazie al supporto di altri organi specializzati, con le conseguenti adozioni di provvedimenti sia di natura penale che amministrativa. In particolare, sono state irrogate 5 sanzioni amministrative per un totale di circa 32mila euro e denunciate 19 persone.