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Le più comuni minacce informatiche, dai malware alla fake AI

Le più comuni minacce informatiche, dai malware alla fake AI
Le più comuni minacce informatiche, dai malware alla fake AI
Il mondo degli smartphone è da diversi anni il campo di azione preferito dei pirati informatici. La diffusione globale e capillare dei telefoni, a cui si unisce l’elevata quantità di dati custoditi all’interno dei dispositivi, ha portato a un considerevole aumento degli attacchi. Se fino a qualche anno fa il pericolo principale erano i malware, adesso le minacce sono aumentate. Vediamo come agire a seconda delle diverse situazioni.

Malware, un fenomeno non più limitato ai PC

I malware sono storicamente legati agli attacchi riguardanti i computer, specie quelli con OS Windows. Con il trascorrere del tempo, questi dannosi software si sono evoluti, riuscendo ad adattarsi agli smartphone. Tra i più comuni in assoluto ci sono gli spyware, il cui compito è quello di registrare l’audio ambientale e tutto ciò che viene digitato sullo schermo. Si tratta di un attacco molto pericoloso, poiché può esporre alla violazione di dati sensibili. Un altro temibile malware sono i trojan bancari: in questo caso, il software è in grado di intercettare i codici OTP e persino di manipolare le app di home banking, con lo scopo di rubare le credenziali. Per difendersi da questi attacchi, i suggerimenti principali sono tre: scaricare app esclusivamente dai fornitori ufficiali; aggiornare costantemente le applicazioni e il sistema operativo; giocare solo su piattaforme autorizzate e sicure, che si tratti di un casinò o di uno sparatutto.

Phishing, una truffa senza tempo

Il phishing è un vero e proprio raggiro, con il quale i pirati informatici provano a rubare all’utente i dati di accesso a determinati servizi, dai social media all’home banking. La truffa avviene con l’invio di messaggi, che possono essere recapitati tramite le app di messaggistica, attraverso le email e persino mediante le notifiche push sullo smartphone. In questi messaggi, i malintenzionati simulano alla perfezione un determinato sito, come quello di un istituto di credito o di un portafoglio digitale. Per proteggersi da questo attacco bisogna prendere un accorgimento: evitare di aprire messaggi da fonti non sicure e digitare manualmente sulla barra degli indirizzi il sito reale a cui viene richiesto di fare l’accesso.

Fake AI, l’evoluzione delle minacce informatiche

Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale è possibile compiere numerose operazioni, come clonare la voce di una persona, produrre messaggi molto credibili e creare chatbot finte. Gli obiettivi, in questo caso, sono diversi. Clonando la voce di una persona, ad esempio, si mira a estorcere denaro a una persona cara o a entrare in possesso di credenziali. Con i messaggi e le chatbot si tenta, invece, di avviare una conversazione con la potenziale vittima, in cui la si invita a installare app pericolose o a fornire password di accesso. Anche in questa circostanza, è sempre doveroso installare le app ufficiali e, nel caso di voci falsificate, fare delle domande che richiedano una risposta che solo la persona reale può conoscere. Messi in atto i giusti accorgimenti, lo smartphone sarà sicuro e potrà essere impiegato senza restrizioni per svolgere le proprie attività preferite, dalla visione di un video al gioco con la roulette online.