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La Liguria frana, Senarega: serve piano straordinario per evitare isolamento e altri danni

Il ministro del Mit Matteo Salvini e Franco Senarega (foto di repertorio)

“L’immagine del viadotto autostradale crollato sull’A6 non si voleva e non si doveva più vedere. La Liguria frana e in particolare sull’asse Val Bormida-Savona c’è uno stato di piena emergenza. Serve un piano straordinario, con fondi adeguati, per mettere in sicurezza il suolo, le strade, le infrastrutture, al fine di evitare ulteriori danni e che il territorio e le vallate savonesi restino isolate a lungo”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).

“Ringrazio – ha aggiunto Senarega – i vigili del fuoco, i soccorritori, i tecnici di Anas, il personale della Provincia, accorsi ieri sul posto.

Occorre sapere con urgenza le intenzioni del Governo su tempi e modalità di riapertura dell’arteria autostradale e sul risarcimento danni, con idonee risorse economiche, alle imprese danneggiate e ai cittadini che hanno subìto gravi disagi.

Inotre, c’è bisogno di rafforzare la linea ferroviaria Savona-Torino.

In sostanza, ora più che mai è necessario un piano strutturale di emergenza per la Liguria, con una programmazione e una strategia infrastrutturale capillare per non doverci trovare, anno dopo anno, ad affrontare emergenze e potenziali tragedie.

Il Governo precedente aveva finanziato interventi per le Province: mai come oggi si è vista la strategicità di destinare risorse agli enti intermedi per la sicurezza della rete viaria.

Personalmente, ieri mattina mi sono recato sulla SP. 52 della Guardia, a Genova, per prendere visione del cedimento a valle, antecedente agli ultimi giorni di maltempo, dove si stava già intervenendo per il ripristino definitivo.

Purtroppo l’incredibile quantitativo di pioggia caduta nelle ultime 48 ore ha compromesso l’intervento con la conseguente chiusura della strada.

Ho quindi chiesto di ridurre al minimo i tempi per la riapertura e si sta lavorando per consentire il transito da giovedì prossimo. In tal senso, ringrazio anche il personale della Città Metropolitana di Genova”.