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Italia, Mancini: Vogliamo presto tornare protagonisti

Roberto Mancini ct dell'Italia

Un Mondiale da spettatore, con la speranza di poter vivere il prossimo da protagonista. Il desiderio di Roberto Mancini è quello di tutta l’Italia calcistica, con la speranza tra quattro anni di essere all’altezza delle nazionali che in questi giorni in Russia si stanno contendendo il titolo: “Abbiamo un po’ di tempo per mettere a punto una squadra che possa fare bene e andare all’Europeo – sottolinea il Ct intervenendo ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio Uno – credo che in quattro anni una squadra possa migliorare tanto”.

Intanto in Russia le big hanno iniziato il Mondiale con il freno a mano tirato: Spagna, Argentina e Brasile non sono andate oltre il pareggio e peggio è andata alla Germania, battuta all’esordio dal Messico in una prima giornata ricca di colpi di scena: “Penso che il Mondiale possa vincerlo il Brasile – il pronostico di Mancini – il primo turno non dimostra niente e credo che tutte le squadre favorite alla fine passeranno i rispettivi gironi. Ronaldo, Messi e Neymar? Il brasiliano era alla prima partita importante dopo l’infortunio. Ronaldo è in forma strepitosa, Messi è difficile giudicarlo negativamente: ha creato occasioni e farà parte del trio che potrebbe decidere il Mondiale”.

Per Mancini è sbagliato puntare il dito sul suo predecessore, Gian Piero Ventura, indicandolo come il solo responsabile della mancata qualificazione al Mondiale: “Quando le cose vanno male l’unico colpevole è l’allenatore. Non credo che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori, ma capita e bisogna rimboccarsi le maniche. Il nostro è un mestiere difficile, quando si perde c’è un solo colpevole”.
Il primo appuntamento nella prossima stagione sarà con la Nations League, la nuova competizione UEFA che vedrà l’Italia opposta nel girone a Portogallo e Polonia: “Non penso che siamo superiori a Portogallo e Polonia, ma anche se stanno giocando il Mondiale non credo che queste due squadre siano superiori all’Italia e, se lavoreremo bene, potremo fare meglio. Stiamo già guardando da vicino le avversarie e dove possiamo migliorare nel nostro stile di gioco. Dobbiamo fare in fretta e mettere in piedi una nazionale competitiva”.

A settembre l’Italia ripartirà dai giovani, ma ci sarà spazio anche per i veterani: “Nelle ultime convocazioni mancavano almeno 5-6 giocatori per infortunio che verranno chiamati. La speranza è quella che il campionato ci dia qualche novità importante e, se ci sarà, noi saremo ben felici di accoglierla. Il campionato italiano all’improvviso può far nascere dei campioni. Speriamo che nascano altri grandi calciatori italiani. I giocatori esperti possono aiutare questa Nazionale che è giovane, per certe partite ci vorranno sicuramente”

In occasione delle ultime amichevoli il Ct aveva annunciato di aver pensato di convocare Barella e Cutrone, entrambi costretti al forfait per gli infortuni rimediati con l’Under 21 (“Potrei chiamarli per vederli dal vivo”), mentre resta aperto il discorso su chi sarà a difendere i pali della porta azzurra nelle prossime gare: “Spero che i miei portieri siano tutti titolari, sono sicuro che giocheranno nei propri club. Li ho alternati per conoscerli meglio: un conto è vederli da fuori e un conto è vederli in campo”.

Dopo aver dato un parere favorevole sulla VAR (“Non ero molto positivo all’inizio, ma di problemi ne ha risolti abbastanza”) e ribadita la stima in Verratti (“E’ un bravissimo giocatore, ha qualità ed esperienza internazionale. Giocherà come gioca a Parigi”), il Ct ha risposto anche ad una domanda su Mario Balotelli, ancora alla ricerca di una squadra per la prossima stagione: “Spero che la trovi, c’è ancora un po’ di tempo. Credo che Mario abbia delle qualità, deve essere bravo a sfruttare le occasioni che avrà e fare bene dove andrà”.
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