Home Cronaca Cronaca Genova

Incastrato sott’acqua, Procura apre fascicolo su morte canoista 14enne

Genova, condannato a 23 anni il maestro d’ascia: uccise con una freccia
Tribunale di Genova (foto di repertorio)

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per la morte di Andrea Demattei, lo studente di Sestri Levante che giovedì scorso è rimasto incastrato sott’acqua per circa un’ora nel gelido fiume Entella a Chiavari durante una sessione di allenamento con i compagni e gli istruttori del circolo in cui è iscritto.

Il pm disporrà nelle prossime ore accertamenti per capire se vi siano responsabilità per quanto successo.

Ragazzino morto al Gaslini, la famiglia donerà gli organi

Il 14enne era uscito con quattro compagni per una sezione di allenamento quando la sua canoa ha sbattuto contro un tronco portato dalla corrente ingrossata dalle piogge dei giorni scorsi.

Il natante si è ribaltato e spezzato e Andrea è finito sott’acqua, con le gambe incastrate tra i rami e il legno.

L’istruttore ha provato ad aiutarlo mentre arrivavano i soccorsi senza però riuscirci e anche i vigili del fuoco hanno impiegato un’ora prima di liberare il corpo dal groviglio di legna e rami.

I vigili del fuoco sono intervenuti con i sommozzatori, che hanno poi aperto un varco con la motosega.

La canoa era rimasta incastrata tra il tronco e un pilone del ponte della Maddalena che collega Chiavari e Lavagna.

I famigliari hanno puntato il dito contro la disorganizzazione dei soccorsi che sarebbero stati tempestivi ma, a loro dire, “non ci sarebbe stato alcun coordinamento. Forse se avessero agito diversamente le condizioni di Andrea non sarebbero state così disperate”.

Il 14enne era poi arrivato all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova Quarto con l’elicottero Grifo in arresto cardiaco, dopo essere stato rianimato a riva per oltre 30 minuti davanti agli occhi attoniti degli amici.

Il pm, in sostanza, vuole capire se la canoa fosse in buone condizioni idonea alla navigazione nel fiume e se l’allenamento, insieme agli altri, avrebbe dovuto farlo in mare anche alla luce del fatto che due giorni prima c’erano state forti piogge, le acque dell’Entella si erano ingrossate e la corrente aveva portato molti detriti.