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In quattro tentano furto in abitazione. Scoperti, fuggono: un arresto

Polizia (foto d'archivio)

La polizia ha arrestato un genovese di 20 anni per i reati di tentata rapina, riciclaggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, denunciandolo anche per porto abusivo d’arma ed utilizzo di targa falsificata.

Ieri sera, le volanti della Questura sono intervenute a seguito della segnalazione di quattro persone a bordo di due scooter che si aggiravano in modo sospetto in via Devoto nel quartiere di Genova Albaro.

All’arrivo della prima pantera uno degli scooter, condotto da un giovane, nel tentativo di guadagnarsi la fuga ha speronato a forte velocità l’autovettura di servizio, per poi scontrarsi contro un muro.

Il centauro ha abbandonato il mezzo ancora in moto e, senza nemmeno sfilarsi il casco, ha proseguito la fuga a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato in via Sturla.

Nella circostanza ha opposto resistenza, spintonando i poliziotti e procurando loro lesioni, medicate con 5 giorni di prognosi.

Il giovane fermato, un genovese 20enne incensurato, è stato trovato in possesso di un apparato radio dotato di auricolari ancora acceso, di due paia di guanti, di una torcia e di uno spray al peperoncino illegale. Lo scooter, un Honda SH, è risultato rubato e vi era stata applicata una targa contraffatta al posto di quella originale. Nel bauletto è stato rinvenuto diverso materiale utilizzabile per i furti in abitazione, consistente in due flessibili con relativi dischi e una prolunga, una mazzetta da 2 chili, un piede di porco, tenaglie, guanti, corde, tre zainetti, un apparato radio, una torcia, un binocolo, oltre ad un secondo spray al peperoncino, due caschi e due chiavi di accensione per scooter.

Accertamenti successivi hanno consentito di ricostruire i movimenti dei quattro. Arrivati in Via Devoto a bordo di due scooter, hanno individuato il potenziale obiettivo, quindi i due passeggeri sono scesi mentre i conducenti si sono defilati, continuando a indossare i caschi pronti per la fuga. I primi due nel frattempo si sono introdotti in un giardino e, dopo aver manomesso il sistema d’allarme con una schiuma, hanno tentato di forzare una porta, venendo interrotti dal pronto arrivo delle volanti.

L’arrestato è stato associato al carcere di Marassi.