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I dati sul gioco d’azzardo per il 2017-2018 in Italia

 
I dati sul gioco d’azzardo per il 2017-2018 in Italia

Mentre si sta per concludere un altro anno, è tempo di bilanci e di riflessioni per il circuito del gioco d’azzardo e in particolare per il segmento del gioco online.

E’ stato un anno importante per l’industria del gambling che chiude il bilancio operativo del 2018 decisamente sugli scudi e in attivo, ma che in Italia ha risentito di diverse problematiche di cui andremo a parlare in questo articolo. La prima notizia rilevante riguarda senza dubbio le entrate e gli incassi dell’Erario che salgono nettamente rispetto al precedente biennio: realizzando un +48% che dimostra ancora una volta il lavoro che è stato realizzato a livello progettuale per un mercato che sembra non conoscere crisi, apparentemente.

In realtà i dati visti nel dettaglio dimostrano come i casinò online stiano facendo affidamento esclusivamente sugli utenti che accedono e giocano direttamente da dispositivi mobili come iPhone e iPad. Un brusco rallentamento arriva anche dalle poker room, che dopo aver piazzato cifre da capogiro per oltre 10 anni, sembrano ormai vicine al capolinea, superate da giochi più veloci e immediati, che sono stati preferiti dopo una fase di hype mediatico che ha interessato il circuito del poker sportivo, in Italia come nel resto d’Europa. Andando a vedere nel dettaglio la spesa del circuito legale, quindi appartenente all’ente autonomo AAMS, possiamo vedere come il 2017 abbia registrato la cifra di 569 milioni di euro, a fronte di una spesa totale per il gioco che ha sfiorato i 90 miliardi di euro, considerando però anche il gioco di tipo fisico, come lotterie, scommesse sportive e sale slot VLT.

Sono proprio le slots online a capitalizzare la cifra più alta, che manda i conti in attivo: ben 405 milioni di euro arrivano infatti proprio da questo tipo di attrattiva.

Si tratta di dati che sono stati elaborati da Agimeg effettuando un lavoro sinergico con Adm del Libro Blu, sempre per il 2017. Questa spesa garantisce di fatto all’Erario ben 114 milioni di euro, ricordando di come la tassazione per il gioco online sia la più alta in Europa e una delle più onerose per tutto il mondo. La notizia più interessante e importante è legata però all’analisi sul medio-lungo periodo, dove vengono incrociati i dati con il 2016 e con la seconda parte del 2015. A parte il poker, che però recupera e guadagna con le gare di torneo, il circuito delle sale da gioco virtuali come si registra esclusivamente per il mercato italiano un aumento del 12% a cui bisogna ancora conteggiare la parte finale dell’anno, dove di solito si registrano dati sempre incoraggianti. Bisogna poi sottolineare come la seconda parte del 2018 sia stata caratterizzata, per tutto il circuito del gioco online, dall’attuazione del Decreto Dignità, il quale potenzialmente poteva recare danno ai casinò live e online, ma così non è accaduto, almeno per il momento.

Secondo i dati parziali che riguardano il mese di novembre, c’è stata una crescita pari al 9,8% rispetto allo stesso dato del 2017. Questo sottolinea come il 2018 si concluda in attivo, nonostante alcune perdite registrate per il poker online e per il poker cash.