“Siamo scesi oggi in piazza e per le strade cittadine, insieme a migliaia di liguri, per dire no alla manovra 2026 che mostra chiaramente da che parte sta il Governo Meloni. Ossia quella del riarmo, non delle persone; quella del conflitto, non della dignità.
È ormai sotto gli occhi di tutti che a fronte di un aumento delle risorse destinate alla spesa militare, si definanziano sanità, scuola, trasporti, ricerca e politiche sociali.
Nel frattempo, famiglie e imprese subiscono caro vita, precarietà e stipendi bloccati. È una scelta sbagliata, ingiusta e pericolosa. È una manovra che toglie futuro”.
Lo hanno dichiarato oggi il senatore genovese Luca Pirondini e il capogruppo regionale Stefano Giordano (M5S), che oggi sono scesi in piazza a fianco della Pro-Pal Francesca Albanese per la manifestazione cittadina contro la legge di Bilancio 2026, definita dai promotori una “manovra di guerra”.
“Anziché destinare miliardi alle armi – hanno aggiunto i pentastellati – il Governo Meloni li usi per abbattere le liste d’attesa, rafforzare i trasporti locali, aumentare i salari, stabilizzare i precari e sostenere la ricerca pubblica.
E non ci vengano a dire che investendo sul riarmo costruiscono la pace, che invece si costruisce con diritti, lavoro e giustizia sociale per tutti i cittadini.
Come M5S Liguria, siamo e continueremo a scendere nelle strade e nelle piazze per un’Italia che tuteli le persone e non le economie di guerra”.



















































