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Genoa-Parma, Toti e Bucci premiano operatori sanitari: la più grande squadra della Liguria

Stadio Ferraris a Genova: premiati gli operatori sanitari della Liguria

Una targa di ringraziamento alla “più grande squadra di Genova e della Liguria” è stata consegnata stasera dal governatore ligure Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci, prima del calcio di inizio della partita Genoa-Parma, la prima partita di campionato nel capoluogo ligure dopo l’emergenza coronavirus.

È la “squadra” composta da otto persone tra medici, infermieri, operatori sociosanitari e pubbliche assistenze in rappresentanza di tutte le categorie che in questi mesi hanno lottato duramente, sacrificandosi in prima persona, per salvare vite e combattendo in corsia nel momento più terribile della pandemia.

Sono stati premiati Gustavo Zacarias infermiere all’ospedale San Martino, Roberto De Sciciolo operatore socio-sanitario del San Martino, Patrizia Guido, medico all’ospedale Galliera di Genova, Loredana Mariotti coordinatrice infermieristica al Galliera, Armando Tagliavacche, medico al Villa Scassi, Roberta Merlo infermiere all’ospedale di Sampierdarena, Patrik Balza responsabile Protezione Civile ANPAS Liguria e responsabile organizzativo servizio sanitario stadio Ferraris e Filippo Arcidiacono direttore scientifico ANPAS Liguria e responsabile medico servizio sanitario stadio Ferraris.

“Queste persone che abbiamo voluto premiare – ha spiegato Toti – rappresentano tutta la sanità ligure a cui va il nostro più profondo riconoscimento per quanto hanno fatto in questi mesi.

Questa targa la consegniamo a loro, ma simbolicamente a tutti gli operatori che sono stati impegnati in questi mesi, rischiando la vita per il prossimo”.

“Una targa – ha aggiunto Bucci – è solo un gesto simbolico e simbolico è anche il contesto in cui viene consegnata: una partita del campionato di serie A.

Il calcio è un’attività importante che coinvolge tantissimi appassionati e che, seppure con ancora tante limitazioni come gli stadi purtroppo vuoti, cerca di darci una parvenza di normalità”.