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Ferrero indagato dalla Procura di Genova: ecco le contestazioni del pm

Samp, oggi udienza per il ricorso di Ferrero: tifosi in presidio
Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria (foto d'archivio)

Massimo Ferrero e gli ex vertici della Sampdoria risultano indagati dalla Procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta su falso in bilancio, truffa allo Stato e malversazione partita dopo l’invio da Torino delle carte sul giro di plusvalenze della Juve.

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La Sampdoria, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto dei finanziamenti pubblici nel periodo dell’emergenza Covid che non gli sarebbero spettati perché i bilanci sarebbero stati artefatti grazie alle plusvalenze. Parte di quei finanziamenti sarebbero poi stati usati per coprire alcune posizioni debitorie delle società cinematrografiche di Ferrero in Calabria.

Le ipotesi di plusvalenze fittizie e correlate ipotesi di false fatturazioni, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze tra Juve e Sampdoria, sempre secondo l’accusa, sarebbero in relazione alla cessione dalla Juventus alla Sampdoria del calciatore Emil Audero ed alla cessione dalla Samp alla Juve di Daouda Peeters e Erasmo Mulè, nel 2019, ma anche per la cessione dalla Juve alla Samp di Nicolò Francofonte, Matteo Stoppa ed Erik Gerbi, e alla cessione dalla Samp alla Juve di Giacomo Vrioni nel 2020.

Sono tutte operazioni avvenute con la vecchia gestione societaria. Per effetto di queste operazioni, sostengono gli inquirenti, i bilanci di quegli anni della Sampdoria hanno permesso una minor perdita e un maggior valore patrimoniale rispetto a quello reale.

La sopravvalutazione di Audero, Stoppa, Francofonte e Gerbi, secondo l’accusa, ha determinato per la Samp l’utilizzo di fatture sovradimensionate e, conseguentemente, l’indebita detrazione di Iva nonché l’annotazione di costi superiori a quelli effettivi. Analogamente gli investigatori ritengono che la cessione di Peeters, Mulè e Vrioni sia avvenuta mediante l’emissione di fatture riportanti valori superiori a quelli reali.

La Procura di Genova contesta anche la truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione a finanziamenti assistiti da garanzia pubblica ottenuti dalla Sampdoria negli anni 2020 e 2021, in periodo emergenza Covid.

In particolare, sarebbe emerso che la società blucerchiata avrebbe ottenuto, anche sulla base dei bilanci riportanti dati non veritieri, 5 milioni di finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, gestito da Mediocredito Centrale, oltre a 17 milioni di finanziamenti assistiti da garanzia pubblica concessa da Sace, erogati da Banca Sistema e 40 milioni da Macquarie Bank.

In base all’esame degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Paola (Cosenza), relativi alle indagini sul fallimento di società riconducibili a Massimo Ferrero, viene ipotizzata anche la malversazione di erogazioni pubbliche, in relazione alla destinazione di parte dei finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, ricevuti dalla Samp, per scopi diversi da quelli in relazione ai quali la garanzia era stata concessa.

Nel mirino degli inquirenti pure i finanziamenti ottenuti dalla società dall’istituto di credito sportivo per la riqualificazione, tra l’altro, degli impianti sportivi della squadra a Bogliasco.