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Empoli-Entella 2-1, non basta il cuore al Castellani

L’ Entella esce sconfitta dal Castellani forse anche oltre i propri demeriti o se vogliamo esclusivamente per un paio di distrazioni che come sempre ai biancocelesti di questi tempi costano carissime.
Una settimana di riposo supplementare dopo il rinvio della trasferta di Brescia non ha permesso ad Aglietti di recuperare alcun giocatori tra quelli che ovviamente sono recuperabili se è vero come è vero che non vedremo più quest’ anno Diaw e vedremo poco Luppi. Si attendeva invece il rientro almeno di Troiano e Nizzetto ma la sfortuna per quest’ ultimo non è ancora finita e in questi casi la prudenza non è mai troppa. Anche Aliji e Pellizzer nell’ elenco degli indisponibili impongono ad Aglietti di proporre l’ ennesima formazione “nuova” con i tre centrali in difesa il ritorno di Brivio e Gatto sugli esterni e la coppia Aramu De Luca in avanti a risparmiare almeno inizialmente La Mantia diffidato per cercare al tempo stesso la via dell’ agilità in una difesa di marcantoni.

L’ avversario è ovviamente la capolista dei record con la coppia gol più prolifica composta dall’ ex Ciccio Caputo e da Donnarumma a scambiarsi i ruoli di assist man e goleador. Peccato che a rovinare soprattutto lo spettacolo sia arrivata una pioggia che ha reso il Castellani specie nel primo tempo ai limiti della praticabilità con tutte le insidie e pozzanghere del caso. L’ Empoli parte da capolista con grande determinazione aggredisce l’ Entella che tuttavia non mostra timori reverenziali ed anzi prova a colpire ogni qualvolta se ne presenta l’ opportunità. Dopo un paio di tiri cross pericolosi ma fuori misura, il primo squillo l’ Empoli lo suona verso metà tempo con Zajic che calcia in diagonale trovando la respinta di Iacobucci e sulla ribattuta l’ errore di Bennacer. De Luca prova a trascinare palla tra le pozzanghere crossa per Aramu ma Gabriel esce ed anticipa.

Sul rovesciamento di fronte l’Empoli passa : Donnarumma calibra troppo facilmente un cross sul secondo palo dove Brivio si perde Caputo che da li non puo sbagliare. Finisce un primo tempo condizionato fortemente dalle condizioni del campo che hanno certamente penalizzato i toscani bravi a capitalizzare una delle pochissime occasioni avute. Ad inizio ripresa non cambia la musica anche se il campo pian piano migliora, perché la pioggia ha perso intensità. Aglietti effettua un paio di cambi . Dentro La Mantia per Di Paola quindi l’ esordio per il giovane Icardi al posto di Benedetti . La Mantia prova subito a sorprendere Gabriel con uno stop e tiro dalla distanza che il portiere brasiliano conrolla. Nell’ azione successiva su un angolo battuto dall’ Empoli Brivio rinvia di testa raccoglie Pasqual che calcia malissimo ma trova sulla sua traiettoria Donnarumma che con la difesa chiavarese salita ha il tempo di controllare e battere Iacobucci per la seconda volta. Entra anche Llullaku al posto di Aramu.

L’ Entella continua a giocare Ardizzone crossa per La Mantia che di petto fa sponda su De Luca il quale sotto misura controlla e batte Gabriel. Ci credono i chiavaresi e l’ Empoli si spaventa tanto che Andreazzoli richiama Donnarumma per rinforzare il centrocampo . La prima vera iniziativa del giovane Icardi per poco non scrive la storia della partita e del suo esordio tra i professionisti con un gran lancio a cercare Lullaku, che gli torna il pallone. L’ ex Catanzaro cerca spazio e fa partire un destro sul quale Gabriel compie un intervento decisivo per mettere in angolo. Nel finale un altro paio di mischie in area toscana non danno risultati fino al triplice fischio che da un risultato negativo. Non c’è tempo quasi di recriminare sugli errori commessi che già bisogna pensare alla partita di Sabato prossimo al Comunale contro un Parma che sembra in ottima forma. All’ Entella pero servono punti tanti e prima possibile soprattutto servono i punti del Comunale la dove spesso abbiamo costruito le nostre salvezze e le nostre migliori imprese sportive.

Chi vuole bene all’ Entella sabato sarà sugli spalti per spingere questa squadra alla vittoria a prescindere dall’ avversario che si troverà di fronte.