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Bancarotta coop, arresti domiciliari per genitori Matteo Renzi e imprenditore di Campo Ligure

Tiziano Renzi (foto di repertorio)

Bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Le cosiddette “bare” oppure “cooperative fantasma”.

Dopo il caso svelato dal quotidiano La Verità, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi (Laura Bovoli e Tiziano Renzi) oggi sono stati messi agli arresti domiciliari nella loro abitazione di Rignano sull’Arno (Firenze).

Il provvedimento del gip, eseguito dalla Guardia di Finanza, riguarda anche una terza persona.

Si tratta di un imprenditore 47enne di Campo Ligure, in provincia di Genova.

I tre, secondo quanto riferito, sono stati nel tempo amministratori di fatto di tre società cooperative, due delle quali dichiarate fallite.

Le ipotesi di reato contestate riguardano da un lato l’emissione, tra il 2013 e il 2018, di fatture per operazioni inesistenti all’interno di una delle società e, dall’altro, un’ipotesi di bancarotta fraudolenta che sarebbe stata commessa per le due altre società cooperative tra il 2010 e il 2013.