Home Politica Politica Genova

Autonomia della Liguria, Toti e Viale da ministra Erika Stefani: ripartita trattativa

Erika Stefani, Giovanni Toti e Sonia Viale

Oggi il presidente della giunta regionale Giovanni Toti e la vicepresidente Sonia Viale si sono incontrati con la neo ministra degli Affari Regionali Erika Stefani (Lega) per far ripartire la trattativa “per l’autonomia differenziata della Regione Liguria”.

“L’incontro con Erika Stefani è stato positivo – ha spiegato Toti – lavorando rapidamente si potrà chiudere la trattativa entro l’anno. In cima ai nostri interessi ci sono l’autonomia dei porti, del  trasporto, la logistica e la tutela dell’ambiente. Sul tema della logistica e della portualità della Liguria chiediamo un approfondimento particolare.

Riteniamo infatti che le Autorità del sistema portuale della Liguria siano un unicum in Italia e debbano avere una modifica sostanziale della governance e quindi prevedere il coinvolgimento degli enti locali e della tipologia di Ente pubblico che le governa, così come prevedere un cambiamento della tipologia di investimento e una più equa divisione della tassazione che ne proviene e delle regole ambientali.

Se da un lato dunque andremo avanti sulla scia di quanto fatto dalle regioni di testa che ci hanno preceduto, sul tema dei porti, della logistica, delle merci e della fiscalità ci troveremo a un tavolo tecnico al più presto per avviare un negoziato ad hoc”.

Durante l’incontro con la ministra Stefani, il governatore ligure ha ribadito la volontà di andare avanti con il percorso di autonomia già avviato nella passata legislatura.

“Abbiamo portato a Roma le delibere di Giunta – ha aggiunto Toti – che hanno autorizzato il presidente e la vicepresidente a trattare, inoltre abbiamo ripercorso tutti i passaggi avvenuti in Consiglio regionale ribandendo che il desiderio di autonomia della Liguria è ampiamente condiviso dalle forze politiche e sociali della regione. Oggi abbiamo fatto presente che da un punto di vista pratico la Liguria è disponibile sulla pre-intesa già raggiunta da Lombardia e Emilia Romagna, aggiustando chiaramente alcuni dettagli, per proseguire su quella strada e accelerare sulle materie che ci stanno a cuore e che costituiscono una specificità del nostro territorio”.