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Appassionati d’arte a Marsiglia per la mostra “Sa Muse”

Un' opera di Lebasque

GENOVA. 8 FEBBR. Grande attesa per gli appassionati d’arte del Ponente ligure per la mostra internazionale che verrà inaugurata sabato a Marsiglia. Nel quadro delle manifestazioni “Provence 2018-Quel Amour” Marsiglia (città europea della cultura nel 2013) ospiterà infatti, a partire da questo fine settimana, una importante collettiva al Museo “Regards de Provence”. “Si tratta- spiegano i curatori- di una occasione per metter in luce quanto una quarantina di autori abbiano realizzato opere di rilievo grazie all’ ispirazione a loro data da più o meno famose muse-modelle. Una esposizione che offre uno sguardo su dipinti, sculture, fotografie e video, che sono vissuti soprattutto in virtù della relazione diretta fra l’artista e la sua modella, musa, donna e diva” La mostra “Sa Muse…” presenta opere che vanno dall’ inizio del XXesimo secolo ai nostri giorni”. Sono esposte opere dei seguenti artisti: Bourdarel, Ben, Castel, Chostakoff, Coulange, Ducaté, Hug Pat, Kuroda, Montagnier, Moquet, Nicolas, Ordioni, ORLAN, Périer, Pigalle, Plagnol, Plossu, Raynal, Rebufa, Saint Hélier, Scoccimaro, Navarro, Segal, Segui, Strassmann, Studio Hollywood Bellon, Surian, Sylvander, Tatah, Tran Ba Vang, Valade, Verna, Bonnard, Dali, Daumier, Gilli, Lebasque, Manguin, Marchand e Person. Ci sono nella storia dell’ arte muse molto famose, altre quasi sconosciute, altre anonime, ma tutte sono state istigatrici, ispiratrici dell’ artista, vera e propria guida della sua creazione. “La musa moderna – ci ha spiegato Adeline Granereu, direttrice del museo marsigliese- ha questo pregio irresistibile: la facoltà di fare molto spesso emergere dallo spirito e dagli occhi dell’artista l’ ispirazione e di animarne il cuore per spingerlo alle più alte creazioni. A dare questo impulso sono state a volte anche delle ambigue relazioni, esistenze che si sono incrociate con quelle dell’ artista, sentimenti complessi di ammirazione e di complicità o più semplicemente delle storie d’amore nelle quali la musa ha rappresentato l’ origine, l’ energia, la riflessione, la gioia, la vita”. La mostra ci fa riflettere proprio sul fatto che ogni artista ha avuto la sua musa, più o meno reale, o fantastica, un mito o una realtà, comunque una sua incarnazione. La mostra, che sarà inaugurata sabato, proseguirà fino al 28 agosto, con apertura dalle 10 alle 18 dal martedì alla domenica. Per avere maggiori informazioni sulla mostra è possibile visitare il sito http://www.museeregardsdeprovence.com/exposition/sa-muse
CLAUDIO ALMANZI