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Anche il take-away può essere sostenibile

Anche il take-away può essere sostenibile

Affrontare la Fase 2 in maniera Smart: decalogo per un take-away sostenibile. Servizi di asporto per bar e ristoranti saranno sempre più diffusi: meglio non farsi trovare impreparati!

Fase 2: rimaniamo attenti alla sostenibilità

Parte ufficialmente la Fase 2 di questa emergenza Covid-19. Una fase che significa parziali riaperture e qualche libertà in più per i cittadini italiani. All’emergenza sanitaria rischia di affiancarsi però una seconda emergenza: l’emergenza ambientale.

L’uso dei mezzi pubblici potrebbe subire un brusco calo a favore di quelli privati, per paura di essere più esposti al contagio su mezzi quali bus o treni. L’altro elemento è la raccolta differenziata, già messa a dura prova in piena emergenza, che rischia di essere colpita da un aumento dell’usa e getta per questioni sanitarie.

Per questo Junker, l’app per la raccolta differenziata diffusa in tutta Italia, vuole dare dei suggerimenti per far sì che il servizio di asporto, che diverrà per molti bar e ristoranti l’unica possibilità, insieme al domicilio, di restare aperti, sia davvero sostenibile e non vada ad incidere troppo sui rifiuti indifferenziati.

Cerchiamo dunque di evitare oggetti monouso di cui possiamo fare a meno, ad esempio usando la propria borraccia o un kit di posate riutilizzabili, e optare per imballaggi che siano più sostenibili, in carta oppure in materiale compostabile.

E se l’imballaggio è proprio inevitabile, cerchiamo di differenziarlo al meglio con l’aiuto di Junker app!

QUI per maggiori informazioni.