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Amiu acquista partecipazione Aral, rifiuti verso Alessandria. Bagarre in consiglio comunale

Amiu, discarica di Scarpino a Genova (foto d'archivio)

Amiu, la societa’ di gestione del ciclo dei rifiuti del Comune di Genova, acquista una partecipazione dell’omologa azienda dell’alessandrino (Aral)  e si assicura il trattamento fino a 50.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno fino al 2023.

E’ il risultato della delibera approvata oggi in consiglio comunale (23 voti favorevoli, 15 voti contrari e l’astensione di Paolo Putti) dove c’è stata bagarre tra la maggioranza e i rappresentanti di Pd, M5S e Lista Crivello, i quali hanno espresso pesanti critiche e contestazioni contro il documento della giunta Bucci.

La societa’ pubblica genovese investira’ 7.700 euro per acquistare il 2% del capitale di Aral, che entro il 22 febbraio deve presentare al Tribunale di Alessandria il piano di concordato preventivo per chiudere la fase di crisi finanziaria

Mutuo aiuto, dunque, tra le due amministrazioni di centrodestra.

Con l’ingresso nella societa’, Amiu potra’ utilizzare a pieno la disponibilita’ residua dell’impianto di trattamento di separazione secco-umido di Castelceriolo che altrimenti, in qualita’ di realta’ esterna, potrebbe continuare a utilizzare solo per il 20%.

Amiu attualmente gestisce circa 200.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati genovesi all’anno ed entro il 2021 dovra’ realizzare nella discarica di Scarpino un impianto di trattamento meccanico-biologico da 100.000 tonnellate all’anno.

Come precisato nella delibera, dunque, l’impianto di Alessandria e’ “indispensabile in assenza di un impianto genovese a servizio della discarica di Scarpino, ma sicuramente necessario anche in seguito alla realizzazione dell’impianto di Amiu a Scarpino”.

Questo è stato l’aspetto maggiormente contestato dalle opposizioni di centrosinistra, oltre al fatto che il Comune di Genova, attraverso una sua controllata, mette il piede in una societa’ che appare in forte difficolta’ finanziaria.

“La strada scelta dal Comune – ha commentato il consigliere del Pd Alessandro Terrile – è quella di continuare a portare i rifiuti fuori regione, fino al 2023. Salviamo la società Aral di Alessandria dal fallimento e riduciamo la nostra Amiu a un’azienda senza impianti, che fa solo raccolta e spazzamento”.

“Amiu – ha aggiunto il capogruppo del M5S Luca Pirondini – ha bisogno di impianti di sua proprieta’ e non e’ stato fatto praticamente niente in quasi due anni di mandato. La legge regionale dice che si puo’ andare ad Alessandria in situazione emergenziale, ma la delibera comunale esplicita che l’impianto che nascera’ a Scarpino sara’ troppo piccolo e Alessandria sara’ utile anche dopo la fine dell’emergenza. Perche’ il Comune di Genova non chiede alla Regione di autorizzare la realizzazione di un impianto piu’ grande?”.