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Aldo e Roberto Spinelli ai pm: lette le carte agli atti, interrogateci pure

Aldo e Roberto Spinelli (foto di repertorio)

Secondo giro di interrogatori, stavolta davanti ai pm genovesi che hanno avviato la maxi inchiesta su corruzione, per Aldo e Roberto Spinelli, i due imprenditori portuali colpiti dalle misure cautelari della gip Paola Faggioni (il padre 84enne agli arresti domiciliari, il figlio con interdittiva) nell’ambito del caso Toti e della maxi inchiesta su corruzione nel Porto di Genova.

Questa mattina i legali difensori, gli avvocati Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza, si sono recati in Procura per spiegare che, dopo avere finito di leggere tutte le carte (9mila pagine), i due indagati sono disponibili a farsi sentire dai pm.

In settimana gli inquirenti decideranno anche quando sentire il governatore ligure Giovanni Toti (agli arresti domiciliari), il sindaco di Genova Marco Bucci e l’armatore e patron di Msc Gianluigi Aponte (questi ultimi due non indagati, ma persone informate dei fatti).

Intanto, la questione del primo verbale di Spinelli jr, che aveva spiegato che il presidente Giovanni Toti avrebbe fatto “sceneggiate” perché “voleva i finanziamenti leciti”, ma che per un “errorino” nella trascrizione degli atti è stato riportato “illeciti”, verrà risolto con un perito.

Appena letta la trascrizione completa dell’interrogatorio di Roberto Spinelli gli avvocati Vaccaro e Vernazza avevano inviato un’istanza al gip per chiedere di rettificare il verbale visto che il loro assistito aveva detto “finanziamenti leciti”.

A supporto di ciò nei giorni scorsi è stata mostrata anche una missiva scritta a mano e firmata da Roberto Spinelli in cui ribadisce, nero su bianco, di avere dichiarato “leciti” anziché “illeciti” come erroneamente riportato sul verbale.

“D’altronde – ha in sostanza spiegato l’avvocato Vaccaro – è logico che se l’indagato avesse dichiarato ‘illeciti’ il pm non si sarebbe limitato a chiudere lì l’argomento e l’interrogatorio senza fare i dovuti approfondimenti e altre domande sul punto”.

Ciononostante, la Procura ha chiesto alla giudice per le indagini preliminare di nominare un perito che riascolti la registrazione e poi la trascriva.