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Albissola, dialogo tra un ebreo e un ligure sull’umorismo

Albissola, dialogo tra un ebreo e un ligure sull’umorismo

Lunedì 31 alle 21 in Piazza Lam ad Albissola Marina incontro con Moni Ovadia e Dario Vergassola dal titolo, se vuoi dirmi qualcosa taci

Dialogo tra un ebreo e un ligure sull’umorismo”(La nave di Teseo) con la probabile partecipazione di Gioele DIX Introduce Renata BARBERIS

Serata in ricordo di don Andrea Gallo, in collaborazione con la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Nell’ambito del Festival Parole ubikate in mare, a cura della Libreria Ubik e del Comune di Albissola Marina.

Ingresso gratuito.  Posti a sedere (limitati e senza prenotazione) e posti in piedi.
Posteggi in fondo a Viale Faraggiana.
(Recupero della data del 3 agosto rinviata per allerta meteo)

“Io ho il nasone, l’ossessione per il denaro e, per motivi regionali, sono psichicamente contorto, racconto storielle sulle mie tragedie… Vuoi vedere che sono già ebreo a mia insaputa?” – Dario Vergassola

“Sono contro ogni nazionalismo. Per me l’ebreo è uno straniero in mezzo agli stranieri. Così dovremmo essere tutti. L’essere umano è uno straniero in mezzo ad altri stranieri.” – Moni Ovadia

Il saggio Moni Ovadia tiene una lezione sull’ebraismo a Dario Vergassola e lui, da buon ligure, risponde e interpreta. Scopre di essere, per affinità, molto più vicino agli ebrei di quanto credesse in precedenza. Il cinismo caustico di Vergassola si lega allo humour tutto yiddish di Ovadia producendo uno scambio dal ritmo serrato in cui si demoliscono luoghi comuni con un’ironia disarmante.

Così i due autori affrontano questo viaggio che, da dentro le pieghe dell’umorismo, arriva a parlare di attualità e antisemitismo, di intolleranza, razzismo, Olocausto, del bisogno di confini e del loro superamento: nato su un palcoscenico in occasione dell’omonimo spettacolo teatrale, questo libro racconta di come l’incontro fra due mondi diversi, quello della filosofia di Moni Ovadia e della comicità di Vergassola, possa dare vita a una riflessione pungente, necessaria, fondamentale e su come, nella società in cui viviamo, alla disperata ricerca di differenze si possa rispondere, magari ridendo, con una carrellata di cose che abbiamo in comune.

Moni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Autore di una vastissima produzione teatrale, discografica e libraria, ha pubblicato, tra gli altri, Speriamo che tenga, L’ebreo che ride, Ballata di fine millennio, Vai a te stesso, Contro l’idolatria, Perché no? L’ebreo corrosivo, Lavoratori di tutto il mondo, ridete, Il conto dell’Ultima Cena, Shylock. Prove di sopravvivenza (per ebrei e non), Madre Dignità e Il coniglio Hitler e il cappello del demagogo.

Dario Vergassola nasce in Liguria, è comico e cantautore. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi: Maurizio Costanzo Show, Mai dire gol, Quelli che il calcio, Facciamo Cabaret. E’ stato co-conduttore di varie trasmissioni televisive, quali Bulldozer Parla con me (con Serena Dandini), Alle falde del Kilimangiaro. Oltre a essere autore di libri, pubblica rubriche e articoli per diversi giornali e magazine tra cui: Max Left e Il Venerdì. Il suo primo romanzo Il suo primo romanzo è stato La ballata delle acciughe.