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Accusata di aver ucciso il figlio e la madre: condannata all’ergastolo

Genova, condannato a 23 anni il maestro d’ascia: uccise con una freccia
Tribunale di Genova (foto di repertorio)

Il legale: sentenza ingiusta, dopo aver letto le motivazioni ricorreremo in appello

Giuliana Stanganini, la donna accusata di avere ucciso a Genova il figlio di tre anni nel novembre 2019 e dell’omicidio della madre, Loredana Stuppazzoni, in pieno lockdown e di cui poi smembrò il corpo per nasconderlo, è stata condannata all’ergastolo.

I pubblici ministeri Sabrina Monteverde e Stefano Puppo avevano chiesto la condanna a 30 anni di reclusione.

Secondo la procura la Stanganini non presenterebbe alcuna infermità mentale.

I pm non hanno contestato la premeditazione, anche se è emerso dalle indagini come la donna avesse fatto ricerche online riguardo l’infanticidio risalenti ad un mese prima della morte del piccolo.

La donna è accusata di duplice omicidio, distruzione e occultamento di cadavere e di maltrattamenti e utilizzo fraudolento del bancomat della madre.

L’avvocato difensore Chiara Mariani aveva chiesto l’assoluzione nel merito per infermità mentale.

Il legale ha asserito di ritenere la sentenza estremamente ingiusta e di aspettare le motivazioni della sentenza per andare in appello.