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Accessi, prescrizioni e controlli spiagge libere. Gambino: dal Governo manco 1 euro

Spiaggia (foto di repertorio Comune di Genova)

“In merito alla polemica sulla richiesta di volontari fatta dall’ufficio coordinamento volontariato, premetto che la richiesta di volontari mandata via email alle associazioni di volontariato con cui l’amministrazione comunale di Genova ha collaborato in questi anni per poter affrontare la gestione delle spiagge libere è logica e naturale: abbiamo la necessità di avere un numero elevato di persone per poter gestire gli oltre 50.000 mq. di spiagge libere con più di 50 accessi, considerando anche il fatto che il problema non sono le prossime settimane (per le quali siamo già organizzati) ma il prosieguo di una stagione lunga almeno 3 mesi”.

Lo ha dichiarato ieri sera su fb il consigliere delegato alal protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino (FdI).

“Detto questo – ha aggiunto Gambno – vorrei ricordare a chi solleva critiche, che giudico solo politiche, che il governo ha stabilito soltanto 10 giorni fa prescrizioni rigidissime di distanziamento e contingentamento degli accessi alle spiagge abbandonando di fatto – sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista economico – i comuni italiani a se stessi.

Ricordo anche che non è ancora partito il bando di reclutamento che permetterà l’invio da parte del governo di 60mila volontari e che risulta praticamente impossibile l’utilizzo delle persone che ricevono il reddito di cittadinanza se non si offrono loro volontariamente.

Altro punto importantissimo da rammentare: dal Governo non è arrivato neanche 1 euro per gestire questa difficile situazione.

Noi, come tante amministrazioni locali, stiamo lavorando a mani nude e senza strumenti per garantire l’utilizzo delle spiagge libere al maggior numero di persone e in sicurezza.

Suggerirei a tutti, in primis ai colleghi del Partito democratico, di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme, magari facendo anche i volontari, invece di rinfocolare polemiche strumentali e dal sapore soltanto propagandistico”.