Down mondiale per AWS US-EAST-1: emergenza terminata
Una vasta interruzione del servizio cloud di Amazon AWS ha colpito numerosi servizi digitali in tutto il mondo. L’area coinvolta è la regione US-EAST-1, a nord della Virginia, considerata un nodo strategico della rete globale.
Tra le piattaforme coinvolte figurano Snapchat, Roblox, Canva, Zoom, servizi di e-commerce e applicativi della Pubblica Amministrazione italiana. L’azienda ha dichiarato che il servizio è stato ripristinato nella giornata successiva.
Qual è stata la causa? Un errore DNS avrebbe innescato un effetto domino
Secondo le ricostruzioni, l’evento ha avuto origine da un errore nel sistema DNS (Domain Name System) all’interno del data center AWS US-EAST-1, che ha compromesso il funzionamento della base dati DynamoDB e di altri servizi back-end.
Questo tipo di guasto, benché tecnico, ha avuto effetti sistemici: decine di piattaforme e migliaia di applicazioni che si affidano al cloud statunitense sono rimaste offline o gravemente rallentate.
L’Italia coinvolta: PA, banche e aziende colpite
L’interruzione non ha risparmiato nemmeno l’Italia: siti della Agenzia delle Entrate, di grandi istituti bancari e altre piattaforme digitali hanno registrato disservizi. L’evento mette in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture critiche nei casi in cui dipendono da provider esterni.
Esperti e media internazionali hanno sottolineato che questa situazione rappresenta un campanello d’allarme per la governance digitale e per la resilience delle infrastrutture.
Rischi strutturali e la dipendenza dal cloud USA
La dipendenza da pochi grandi provider di cloud computing – fra cui AWS, Microsoft Azure e Google Cloud – amplifica il rischio sistemico: un solo guasto tecnico può generare un effetto domino che coinvolge interi settori.
Per le pubbliche amministrazioni, le aziende ICT e i provider di servizi digitali, la lezione è chiara: diversificare le infrastrutture, predisporre piani di continuità operativa e monitorare l’intera catena di fornitura diventano elementi chiave di strategia aziendale e di sicurezza nazionale.
Lezioni per il futuro: resilienza, multifornitore e controllo locale
In seguito all’outage, diverse firme di settore e siti specialistici hanno rilanciato la necessità di: architetture multi-cloud per non dipendere da un unico fornitore; geolocalizzazione delle infrastrutture per limitare il rischio in caso di guasto regionale; continuità operativa e disaster-recovery testati periodicamenteegovernance e trasparenza dei contratti con i grandi cloud provider, tema cruciale anche per la Pubblica Amministrazione.
Il black out di AWS del 20 ottobre 2025 diventerà probabilmente uno spartiacque nella pianificazione IT delle organizzazioni che operano su scala internazionale e nazionale.
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