“La previsione di un rincaro dei pedaggi fino al 6 per cento e la richiesta di proroga della concessione per ulteriori sei anni da parte di Autostrade per l’Italia, emerse da indiscrezioni degli organi di stampa, sono richieste irricevibili.
In Liguria, con la tratta autostradale cantiere permanente, andrebbe chiesta la sospensione o una riduzione dei pedaggi, non un aumento.
Una simile prospettiva è assolutamente in contrasto con la situazione reale delle tratte autostradali liguri dove ci sono ancora innumerevoli cantieri aperti e dove l’aumento dei pedaggi rappresenterebbe un ulteriore aggravio e una beffa, per gli utenti, già penalizzati da anni di disservizi, disagi alla circolazione, rallentamenti, code chilometriche, chiusure di carreggiate e un significativo aumento dei tempi di percorrenza per automobilisti e autotrasportatori.
Con cittadini e imprese, costretti a sostenere costi più elevati per il trasporto di merci e persone, in un contesto in cui il diritto alla mobilità risulta spesso compromesso a causa continua presenza di lavori e deviazioni.
Il Governo Meloni e la Regione Liguria facciano sapere se sono a conoscenza di questa manovra di previsione di Autostrade e se ne condividono il piano economico, che prevede, appunto, un incremento dei pedaggi del 6 per cento. Per la Liguria più che un aumento bisogna chiedere subito la sospensione temporanea o quantomeno la riduzione dei pedaggi nei tratti autostradali interessati da una cantieristica importante e protratta nel tempo”.
Lo hanno dichiarato ieri la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera Valentina Ghio che ha presentato un’interrogazione con i deputati Alberto Pandolfo, Luca Pastorino, Barbagallo e Simiani e il capogruppo del Pd in Regione Liguria Armando Sanna, che sul tema ha interrogato la giunta Bucci sulla posizione della Regione Liguria.