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Via Riboli 25 gennaio 1980. Oggi commemorazione Tuttobene e Casu, uccisi dalle BR

Commemorazione Tuttobene e Casu, barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse (foto d'archivio)

Stamane in via Riboli a Genova Albaro il nuovo comandante della Legione Carabinieri “Liguria” generale Pietro Oresta, alla presenza delle massime autorità cittadine, ha reso omaggio al sacrificio del colonnello dell’Arma Emanuele Tuttobene e dell’appuntato Antonino Casu, barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse il 25 gennaio 1980.

Durante l’agguato dei terroristi fu gravemente ferito il generale dell’Esercito Luigi Ramundo, che si trovava a bordo dell’autovettura. Fu lui a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi, telefonando dalla portineria del palazzo di fronte al luogo dell’attentato.

L’attentato fu rivendicato dalla colonna genovese “Francesco Berardi” ossia l’operaio dell’Italsider e “postino delle BR” che si era suicidato in carcere a Cuneo tre mesi prima dell’agguato ai carabinieri a Genova, dopo che era stato arrestato a seguito della denuncia sporta contro di lui da Guido Rossa, il sindacalista ucciso dai brigatisti rossi il 24 gennaio 1979.

Entrambi i carabinieri furono poi decorati con la Medaglia d’Oro al Valore Civile.

Dopo la deposizione di una corona presso la lapide e la cerimonia di commemorazione, alla quale hanno partecipato anche una rappresentanza di militari in servizio ed in congedo e i famigliari delle vittime, presso la Caserma “Vittorio Veneto” di Genova Sturla è stata  celebrata la Santa Messa in suffragio.