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Via Cantore, scarpe taroccate in vendita in un negozio: bengalese denunciato

Polizia locale di Genova (foto di repertorio)

Gli agenti della Polizia Locale di Genova nei giorni scorsi hanno sequestrato 40 paia di scarpe di una nota marca sportiva trovate all’interno di un esercizio commerciale e 158 confezioni di latticini mal conservati.

Gli agenti del secondo distretto di Polizia Locale impegnati, assieme agli agenti di PS del Commissariato Cornigliano, in un servizio di controllo sulle irregolarità negli esercizi commerciali nel quartiere di Sampierdarena, hanno ispezionato diversi negozi tra via Cantore, via Avio e via Reti.

Alla fine, hanno hanno elevato due sanzioni per mancata esposizione dei prezzi: una per la vendita di prodotti surgelati sprovvisti della indicazione della provenienza e una per occupazione abusiva di suolo pubblico.

Inoltre, hanno trovato 40 paia di scarpe riportanti il logo contraffatto di un importante marca di abbigliamento sportivo. La merce, contrariamente a quanto avviene di solito, non era posta in vendita all’aperto, ma custodita all’interno di un esercizio commerciale di via Cantore.

Il commesso dell’esercizio, un cittadino bengalese regolarmente presente sul territorio nazionale che si è assunto la responsabilità per la presenza all’interno del negozio di quei prodotti, è stato denunciato per ricettazione e commercio di prodotti falsificati, ai sensi degli articoli 474 e 648 del codice penale.

Non è tutto. In via del Campo, nel Centro storico genovese, due agenti del primo distretto di Polizia Locale hanno avvicinato il conducente marocchino di un furgone, lasciato in sosta vietata.

Lo straniero di 37 anni ha giustificato la sosta dicendo che stava terminando di scaricare la merce per il suo esercizio commerciale, offrendosi di spostare il mezzo.

Gli agenti però, avendo notato che la merce già scaricata dal furgone era composta di latticini, che devono essere conservati e trasportati ad una temperatura non superiore agli 8 gradi centigradi, gli hanno chiesto di aprire il vano di carico del veicolo, dove hanno trovato altre 28 confezioni di prodotti caseari e una lavatrice, il tutto a temperatura ambiente, non essendo il furgone dotato di compartimento frigorifero.

Gli agenti hanno voluto allora verificare anche la conservazione dei prodotti all’interno dell’esercizio, riscontrando che tre dei quattro compartimenti frigoriferi del negozio erano spenti.

Gli agenti hanno avvertito i responsabili dell’Asl3, che hanno immediatamente inviato sul posto i propri ispettori che hanno verificato lo stato di conservazione dei prodotti.

Al termine dei controlli sono state sequestrate 158 confezioni di prodotti caseari mal conservati ed è stato compilato un verbale con una sanzione da 1000 euro per il trasporto di prodotti alimentari freschi su un furgone sprovvisto di comparto frigorifero e per la conservazione dei prodotti all’interno di frigoriferi spenti, con temperature superiori al consentito.