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Stangata IMU. Destra: più tasse e meno confronti. Sinistra: mistificazioni

Sala Rossa a Tursi: consiglio comunale di Genova

“Più tasse, meno confronto. Abbiamo abbandonato l’aula del consiglio comunale di Genova per il rifiuto della maggioranza non solo di trattare il tema dell’aumento dell’Imu in questa seduta, ma anche per la mancata volontà di affrontare il tema in capigruppo dopo che si è saputo della delibera di giunta solo un’ora prima del consiglio comunale”.

Lo hanno dichiarato ieri sera Paola Bordilli, capogruppo della Lega, Ilaria Cavo, capogruppo Noi Moderati Orgoglio Genova Bucci, Alessandra Bianchi, capogruppo di FdI, Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova, Mario Mascia, capogruppo di FI, Sergio Gambino, Gruppo Misto, sull’aumento dell’IMU per 27mila alloggi genovesi deciso dalla giunta Salis.

“Negare il confronto – hanno aggiunto dal centrodestra – su una misura che colpirà nell’immediato 27 mila proprietari di immobili affittati a canone concordato e a cascata gli inquilini, contro la narrazione che vuole questa misura a favore delle fasce deboli, è stato un atto antidemocratico oltre che di grande debolezza da parte della giunta e della sua maggioranza.

Se è convinta della misura adottata quale problema ha a discuterne tempestivamente in aula? Se avessimo potuto intervenire avremmo chiesto alla sindaca di ripensarci. Ora le chiediamo di intervenire per ripristinare il clima corretto per lo svolgimento del consiglio.

Con questo atteggiamento incomprensibile di rigidità e chiusura si sono fatti un autogol e hanno negato risposte non solo a noi, ma a tutti i genovesi che saranno colpiti dalle misure adottate”.

“E’ andata in scena – hanno replicato i capigruppo di maggioranza del centrosinistra – una mistificazione di quanto accaduto in conferenza capigruppo prima e in consiglio comunale dopo. Nessuno ha mai anche solo impedito di affrontare il tema della variazione di bilancio e IMU.
In conferenza capigruppo abbiamo trattato in modo molto approfondito la proposta di dichiarazione in apertura di seduta presentata dall’opposizione. A tale richiesta, nessuno della maggioranza ha posto critiche rispetto all’opportunità o alla necessità di portare in discussione l’argomento. Anzi, per affrontare il tema possono essere convocate due Commissioni e un Consiglio in cui tutte le forze politiche potranno esporre le proprie idee, proposte e atti.
Urge tra l’altro ricordare come sia stato proprio il centrodestra ad astenersi per la proposta di trattare l’argomento in commissione, mentre la maggioranza ha votato compatta per questo metodo di discussione.
Ci ritroviamo quindi all’assurdo. Gestire i disastri economici lasciati dalla destra e vedersi criticare per voler discutere nelle sedi opportune i provvedimenti economici. Questi sono i fatti, il resto é strumentalizzazione politica di cui la città non ha bisogno”.