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Scajola, ex ministro G8 ora a fianco di Orlando e De Magistris: Decreto Salvini pericoloso

Claudio Scajola e Gianfranco Fini, ministro dell'Interno e vicepremier all'epoca del G8 2001 di Genova

“Questa legge ha, per taluni versi, aspetti condivisibili, ma anche risvolti che ritengo incostituzionali, pericolosi e provocatori, perché inocula un germe pericolosissimo di disparità di trattamento tra persone, di cui abbiamo già avuto esperienza nella storia. Pertanto ritengo che debba essere valutata dalla Corte Costituzionale”.

Lo ha riferito oggi l’ex ministro dell’Interno e attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola (Forza Italia) che si è schierato contro il decreto Sicurezza e Immigrazione di Matteo Salvini, convertito in legge dal Parlamento lo scorso dicembre.

Una dura presa di posizione del ministro del G8 2001 a Genova, che stavolta appare in linea con quella dei sindaci di sinistra e di estrema sinistra, come il palermitano Leoluca Orlando e il napoletano Luigi De Magistris.

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“Il presupposto della mia vita politica è quello che le leggi si osservano – ha aggiunto Scajola – ma la politica ci deve portare a governare non per i voti ma per la coesione sociale e per garantire la vera sicurezza della comunità.

Penso che il dovere di chi governa un Paese e, in particolare, di un ministro dell’Interno sia quello di unire e non dividere. È questa la strada per dare garanzia di sicurezza, quella vera, ai cittadini.

Nel caso specifico del mio Comune, ritengo che debbano essere fatti correttivi urgenti, poiché il peso sulla città di Imperia è eccessivo. Sono cinquecento i richiedenti asilo, a fronte di città vicine che non ne hanno nessuno o ben pochi. L’accoglienza deve essere sopportata in proporzione alla popolazione. A Imperia abbiamo testato una esperienza di inclusione utilizzando con esito positivo richiedenti asilo in lavori socialmente utili. Non permettiamo e non permetteremo, però, a nessuno alcuna forma di accattonaggio”.