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‘Saggio’ di Balleari a convegno M5S contro Gronda: bagarre FdI-Pd in consiglio regionale

Sì Gronda, manifestazione a Torino (foto di repertorio)

Bagarre oggi in consiglio regionale, dove il Pd ha polemizzato per la partecipazione e le dichiarazioni di un ‘saggio’ del vicesindaco di Genova Stefano Balleari (FdI) al convegno del M5S contro la Gronda di sabato scorso.

Gronda, Salvatore e Pirondini contrari: opera pericolosa, costosa e non risolutiva

Il capogruppo regionale di FdI Matteo Rosso ha difeso il vicesindaco Balleari, chiedendo a gran voce ai consiglieri del Pd di smetterla: “Da sempre noi sosteniamo la necessità e l’importanza della Gronda, mentre il Pd dagli anni Novanta l’ha sempre bloccata”.

“Vogliamo dirlo con chiarezza – ha spiegato il capogruppo regionale del Pd Giovanni Lunardon – sostenere la soluzione della gronda bassa equivale a non fare la Gronda. Consideriamo del tutto irresponsabili e molto gravi le dichiarazioni del viceministro Rixi e del commissario Bucci, che oggi aprono a questa ipotesi (peraltro andando in rotta di collisione con quanto detto oggi in Consiglio regionale da Toti, secondo cui l’unico progetto dell’opera resta quello attuale).

Fare la gronda bassa significa ripartire da zero con la progettazione e con l’iter di approvazione di quest’infrastruttura, quando invece oggi siamo prossimi all’apertura dei cantieri. Vuol dire buttare nella spazzatura 10 anni di lavoro.

La soluzione della ‘Gronda bassa’ metterebbe inoltre in crisi il piano di finanziamento dell’opera, oltre a risultare estremamente pesante, sotto l’aspetto dell’impatto ambientale e sociale, visto che l’ipotetico nuovo tracciato passerebbe in mezzo alla città.

La prima vittima eccellente sarebbe Ansaldo Energia. Chiediamo con forza a questo governo, che evidentemente odia le infrastrutture, di non bloccare l’apertura dei cantieri della Gronda, di finirla con questa pagliacciata dei costi/benefici e di liberare Genova dai surreali dubbi di Toninelli e dai giochetti spartitori della maggioranza giallo-verde.

Abbiamo presentato oggi un ordine del giorno sulla Gronda nell’ambito della discussione sul Ponte Morandi. Ci fa piacere che il Consiglio regionale l’abbia approvato a larga maggioranza. A questo punto ci aspettiamo, a maggior ragione, che non ci siano più dubbi sulla necessità di andare avanti con quest’opera fondamentale per il porto e per la Liguria”.