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Riforma Municipi con l’elezione diretta del presidente, ma non solo

Il 5 luglio la prima seduta del nuovo consiglio comunale
Sala Rossa a Tursi, consiglio comunale di Genova (foto d'archivio)

Il consiglio comunale ha approvato la riforma del sistema elettorale dei municipi. Ora a partire dal 2022, verrà introdotta l’elezione diretta dei presidenti, un premio di maggioranza del 60% e nuove indicazioni per la composizione delle giunte municipale.

La riforma, proposta dalla giunta Bucci e che completa i cambiamenti già adottati con la parte sul ruolo degli enti, è stata approvata alla terza votazione.

Si tratta di un provvedimento che modifica lo statuto comunale che necessitava dei due terzi dei sì per le prime due votazioni, mentre per la terza è sufficiente la maggioranza semplice.

La riforma introduce l’elezione diretta dei presidenti a turno unico. Fino ad oggi il presidente veniva eletto dal consiglio mentre in futuro sarà eletto colui che prenderà più voti.

La lista o la coalizione che lo appoggiano avrà un premio di maggioranza del 60%.

Quello che è stato definito un meccanismo poco democratico dall’opposizione, ad esempio

Pd e Chiamami Genova hanno parlato di un “meccanismo poco democratico “, invece, secondo la giunta comunale si tratta di un modo per rendere più governabili i municipi.

Altra novità riguarda l’incompatibilità fra i ruoli di consigliere e di assessore municipale. Il consigliere che sia nominato assessore dovrà quindi dimettersi dal consiglio. Inoltre il presidente potrà nominare una giunta tutta di esterni.